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I canarini hanno iniziato a preparare la gara di sabato

Frosinone, verso il Palermo con dei dubbi in difesa

Al “Barbera” giallazzurri senza Calvani. Al suo posto uno tra Bracaglia o Biraschi. Alvini potrebbe anche rivedere il modulo

Frosinone, verso il Palermo con dei dubbi in difesa

Il giovane ciociaro doc Gabriele Bracaglia si candida per una maglia da titolare in occasione della trasferta a Palermo FOTO FEDERICO PROIETTI

Dopo la giornata di riposo concessa lunedì, il Frosinone si è ritrovato ieri mattina alla “Città dello Sport” di Ferentino per voltare subito pagina e iniziare a preparare la trasferta più complicata di questo avvio di stagione. Sabato sera, sotto le luci del “Barbera”, i giallazzurri affronteranno il Palermo di Pippo Inzaghi, una delle formazioni più attrezzate e indicate tra le favorite per il salto di categoria. Una sfida che metterà subito alla prova carattere, qualità e tenuta di una squadra che, dopo le prime uscite ufficiali, ha mostrato segnali incoraggianti.

Il nodo della squalifica
Il tecnico Alvini dovrà però fare i conti con l’assenza di un pilastro della retroguardia: Lorenzo Calvani. Il centrale è stato fermato per un turno dopo il cartellino rosso rimediato contro l’Avellino, episodio che ha lasciato più di una perplessità per la leggerezza mostrata nell’occasione dal direttore di gara Dionisi. Una sanzione che complica i piani e costringe l’allenatore a rivedere l’assetto difensivo, proprio alla vigilia di una partita che richiederà massima attenzione dietro.

Due le possibili alternative
La prima porta a Bracaglia, già chiamato in causa nell’ultima mezz’ora della sfida con gli irpini, quando i ciociari hanno dovuto stringere i denti in inferiorità numerica. Il giovane difensore ha risposto con ordine e personalità, guadagnandosi credito agli occhi del tecnico. L’altra opzione, invece, è legata al recupero di Davide Biraschi. L’ex Genoa aveva accusato un problema al ginocchio venerdì scorso, ma le ultime notizie parlano di un infortunio di lieve entità. Se confermato, Alvini potrebbe contare anche sulla sua esperienza, fondamentale in un contesto caldo come quello siciliano.

Il dubbio del modulo
Ma a Palermo il tecnico Alvini potrebbe anche partire con un modulo diverso in difesa rispetto alle prime due gare ufficiali. Sia in Coppa Italia a Monza che in campionato, il Frosinone ha giocato con una linea arretrata a quattro. Contro l’Avellino poi, con l’uomo in meno negli ultimi venti minuti si è passati ai tre centrali. Ed è proprio questa possibilità che potrebbe tornare utile al “Barbera”, considerando la forza d’urto di un Palermo che in avanti ha interpreti di qualità. Ad Alvini a questo punto la decisione: affidarsi ancora a una difesa a quattro, confermando l’impianto di gioco rodato, o passare a tre centrali per schermare meglio l’area e concedere meno profondità agli attaccanti rosanero. In entrambi i casi, la parola d’ordine sarà attenzione, perché contro una squadra costruita per dominare il campionato ogni dettaglio può fare la differenza. In ogni caso, al di là delle scelte, la trasferta di Palermo rappresenta già un piccolo esame di maturità per il Frosinone. La vittoria con l’Avellino ha regalato entusiasmo e la sensazione che il gruppo abbia una sua identità, ma al “Barbera” servirà un passo ulteriore: personalità, coraggio e la capacità di adattarsi alle difficoltà. Perché se è vero che i rosanero partono favoriti, è altrettanto vero che i giallazzurri hanno dimostrato di poter reggere il confronto con chiunque, purché ci sia compattezza e spirito di sacrificio. Da qui a sabato sera, la squadra lavorerà per affinare i dettagli, valutare le condizioni degli acciaccati e soprattutto arrivare con la giusta concentrazione a una partita che vale più di tre punti. Un banco di prova per misurare le ambizioni di un gruppo giovane, ma già capace di far parlare di sé. Per Alvini, la trasferta di Palermo è l’occasione per mandare un importante messaggio al campionato.

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