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Fondi extra per le Ater

La Regione stanzia 30 milioni in tre anni per garantire la stabilità dei bilanci. Al varo una riforma complessiva dell’edilizia residenziale pubblica

Regione Lazio

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La Regione Lazio mette in campo nuove risorse per sostenere le Aziende territoriali per l’edilizia residenziale pubblica (Ater) e allo stesso tempo annuncia una riforma complessiva del settore. Con la legge regionale n. 15 dell’8 agosto scorso, che contiene “Disposizioni finanziarie varie”, sono stati stanziati 8 milioni di euro per il 2025, 10 milioni per il 2026 e 12 milioni per il 2027. Fondi che hanno l’obiettivo di compensare la non remunerabilità dei canoni di locazione applicati ai nuclei familiari assegnatari.
Un intervento che, come sottolineato dal consigliere regionale Cosmo Mitrano, rappresenta «misure di buon senso, indispensabili a rafforzare la stabilità finanziaria e strutturale di enti che operano in contesti sociali fragili e che hanno la funzione di calmierare il mercato, tutelando le fasce più deboli e rispondendo a situazioni di particolare tensione abitativa».
Le Ater, istituite con la legge regionale n. 30 del 2002, svolgono infatti un compito cruciale: progettare, costruire e assegnare alloggi a famiglie con basso reddito, oltre a gestire i contratti di locazione, la manutenzione e la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Spesso, però, il carico di richieste è tale da non consentire di soddisfare pienamente i bisogni dei cittadini. Le risorse stanziate dalla Regione si configurano quindi come contributi compensativi per aiutare le aziende a fronteggiare le difficoltà legate, tra l’altro, al recupero dei crediti verso gli utenti.

Ma l’orizzonte è più ampio. La stessa legge prevede che entro i prossimi sei mesi la Giunta regionale presenti una proposta di riordino della normativa in materia di edilizia residenziale pubblica. Un intervento atteso che, nelle intenzioni, dovrà rafforzare il ruolo e l’operatività delle Ater, garantendo maggiore incisività nelle azioni a tutela del diritto a una casa dignitosa.
«Aiutare le fasce più deboli e i nuclei familiari che vivono condizioni di difficoltà abitativa – ha ricordato il presidente della commissione Lavori pubblici Cosmo Mitrano – è un dovere fondamentale della Regione. Le misure già approvate vanno in questa direzione, ma la sfida è costruire un quadro normativo più solido che dia stabilità, dignità e decoro a chi vive negli alloggi popolari». Un segnale forte, dunque, in attesa della riforma complessiva che dovrà ridisegnare il futuro dell’edilizia residenziale pubblica nel Lazio.

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