Cerca

Frosinone

L’anticipo del Partito Socialista. Già definita la coalizione 2027

Si chiamerà “La Frosinone di domani”. Oltre al partito ci saranno anche due liste civiche. Il candidato sindaco sarà Vincenzo Iacovissi

L’anticipo del Partito Socialista. Già definita la coalizione 2027

Gian Franco Schietroma e Vincenzo Iacovissi

Il dado è tratto, Con largo anticipo. Per lanciare un messaggio chiaro: non si torna indietro. Il Psi nel 2027 si presenterà con un proprio candidato sindaco. E nell’ambito di una coalizione denominata “La Frosinone di domani”. Con due civiche: Frosinone Aperta e Area Vasta. Gian Franco Schietroma, segretario regionale, esce allo scoperto. Sul piano politico il messaggio è esplicito. Specialmente al Pd. Ma non soltanto.

Allora Schietroma, il Partito Socialista ha affisso in questi giorni a Frosinone alcuni manifesti intitolati “La Frosinone di domani”. Come “leggere” questa iniziativa?
«Significa che noi Socialisti abbiamo mantenuto l’impegno, preso con i cittadini che non condividono l’operato di questa Amministrazione comunale, di mettere in campo una proposta alternativa, forte e credibile, per le prossime elezioni. A distanza di circa venti mesi dalla scadenza naturale della consiliatura (primavera 2027), siamo già pronti per la campagna elettorale, con le idee chiare e con grande entusiasmo».

Ma come mai questa fretta?
«Perché le elezioni vanno preparate seriamente e, quindi, per tempo. Peraltro, i possibili candidati per il consiglio comunale non possono essere interpellati all’ultimo momento. Bisogna dar loro il tempo necessario per organizzare al meglio la campagna elettorale. Inoltre, la particolare confusione che caratterizza la situazione politica di Frosinone esige, ancora di più, che emerga, con chiarezza e per tempo, un’alternativa vera all’attuale governo cittadino. Infine, non può essere esclusa l’eventualità di elezioni anticipate, considerate le difficoltà numeriche e politiche in cui versa l’Amministrazione comunale».

Nei manifesti sono raffigurati tre simboli: “Frosinone Aperta”, “Area Vasta” e quello del Partito Socialista. Dunque una coalizione.
«Esatto. Questi tre contrassegni stanno ad indicare l’esistenza, sin da ora, di una forte coalizione politica e civica, formata da tre liste, una di partito e due civiche, composte da circa cento candidati per il consiglio comunale. L’obiettivo è quello di offrire ai cittadini la possibilità di scegliere alle prossime elezioni una alternativa veramente credibile, per coerenza di linea politica e per contenuti programmatici. Ovviamente la nostra coalizione è aperta ad altre forze politiche e civiche, purché veramente alternative all’attuale Amministrazione comunale».

Sotto il profilo politico, in cosa consiste l’alternativa da voi proposta?
«Innanzitutto ribadiamo il nostro convinto no ai trasversalismi, che, come è facile constatare, non garantiscono la governabilità della città. Inoltre, siamo per un progetto amministrativo nuovo, caratterizzato da discontinuità ed innovazione, basato su una precisa visione di città e di società e con una squadra omogenea tenuta insieme da valori e programmi. Infine, riteniamo che i cambiamenti non si possano fare assolutamente senza la condivisione dei cittadini, come i disastri in materia di mobilità hanno clamorosamente dimostrato. Quindi, la parola chiave è “partecipazione”, ed infatti nella costruzione del nostro nuovo progetto politico abbiamo coinvolto molti cittadini e molti altri ne coinvolgeremo».

E sotto il profilo programmatico, quali sono le vostre proposte?
«La risposta sarebbe molto lunga perché Frosinone e i suoi quartieri hanno bisogno di numerosi interventi mirati a migliorare la qualità della vita dei cittadini, soprattutto per quel che riguarda la mobilità e la manutenzione. In questa sede mi limiterò, quindi, ad indicare alcune priorità. Innanzitutto occorrono misure efficaci per fronteggiare la perdita di abitanti. Una di queste è legata alla possibilità di istituire corse dirette tra Frosinone e Roma Termini. Una battaglia che, come Socialisti, ci vede in prima linea da anni. Pensiamo, infatti, a cosa potrebbe accadere se, utilizzando la linea ferroviaria regionale esistente, i frusinati potessero recarsi a Roma in circa 40/45 minuti, senza fermate intermedie, e se gli stessi abitanti dell’hinterland romano potessero scegliere di vivere a Frosinone a costi molto inferiori, continuando a lavorare nella Capitale, grazie ai tempi ridotti di viaggio a costi popolari. Oltre ai benefici enormi per i tanti pendolari, la città di Frosinone acquisirebbe una nuova appetibilità in termini commerciali, industriali ed immobiliari. Il futuro è con i treni veloci, ma inoltre bisogna avere la visione ed il coraggio di qualificare Frosinone per qualcosa di veramente originale».

In che modo?
«Una idea interessante al riguardo è quella di realizzare a Frosinone un Polo interuniversitario del Lazio. Oggi c’è la convenzione con l’Università di Cassino, ma non basta. E allora perché non pensare a convenzioni con l’Università La Sapienza di Roma e anche con altre Università romane? Pensiamo ai ritorni in termini di offerta culturale di alto livello, pensiamo ai benefici per le famiglie frusinati. Frosinone diventerebbe un polo di attrattività e di apertura culturale, innescando un effetto domino virtuoso per quel che riguarda il ripopolamento, la cultura e le prospettive economiche. Il discorso, come dicevo, sarebbe molto lungo, ma avremo tempo e occasioni per illustrare al meglio tutte le nostre proposte per il rilancio di Frosinone e del comprensorio».

Chi sarà il candidato Sindaco? Magari i cittadini sono curiosi.
«I cittadini questo nome già lo conoscono perché nella città c’è un consenso crescente nei confronti del consigliere comunale Vincenzo Iacovissi, che rappresenta coerenza, competenza, serietà e un deciso ricambio generazionale».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione