Spazio satira
Frosinone
07.07.2025 - 08:00
Il giorno giusto potrebbe essere oggi. Per capire se verrà ridefinita la mappa del tesseramento e del congresso della federazione provinciale del Partito Democratico. Quello che è certo è che il deputato Federico Gianassi, commissario ad acta proprio per il tesseramento, non adotterà alcuna determinazione se prima non avrà il via libera del livello nazionale. Peraltro a volerlo nell’attuale ruolo ruolo è stata la segretaria Elly Schlein. Ma la sua nomina è stata votata in direzione, peraltro con il parere unanime dell’intera commissione nazionale di garanzia. I problemi ancora una volta sono riferibili al territorio. Il tesseramento doveva partire sabato 5 luglio.
Il calendario era stato disegnato in questo modo: apertura di una finestra straordinaria per il tesseramento 2025 finalizzata alla partecipazione al congresso con diritto di voto, che si sarebbe tenuto in otto sedi individuate dal commissario, appunto dal 5 luglio al 20 luglio. Gli iscritti del 2024 avrebbero dovuto, invece, rinnovare la propria iscrizione, attraverso il lavoro degli uffici adesioni dei singoli circoli, entro il 31 luglio. Nei primi giorni di agosto sarebbe stata predisposta l’anagrafe degli aventi diritto al voto al congresso. L’8 agosto la presentazione delle candidature alla carica di segretario provinciale. Le procedure di voto al congresso si sarebbero svolte tra il primo e il 21 settembre. Giovedì scorso, invece, nel corso di una riunione tra Gianassi, i segretari dei circoli e i leader delle “correnti”, è arrivata l’ennesima fumata nera. Diverse le perplessità sollevate da Francesco De Angelis, presidente regionale del partito e punto di riferimento di AreaDem in Ciociaria. Specialmente sul versante del rinnovo della tessera da parte di chi l’aveva già sottoscritta nel 2024.
A quel punto Sara Battisti, consigliera regionale e leader di Rete Democratica in provincia, ha voluto un faccia a faccia con De Angelis, durato una ventina di minuti. Il giorno seguente ci sono state consultazioni a raffica. Alla fine c’è stata un “call” tra Federico Gianassi, Sara Battisti e Francesco De Angelis. Di fatto la stagione congressuale si è già spostata in autunno. Però le date e le modalità del tesseramento saranno fondamentali. Per ogni tipo di ricostruzione il condizionale è d’obbligo, considerando che i Democrat sono fermi al palo da sette mesi. Peraltro a febbraio la commissione regionale di garanzia, investita della questione a seguito di alcuni ricorsi, ha stabilito che il tesseramento era da considerarsi valido ai fini dell’iscrizione, ma non per la definizione della platea congressuale. Bisogna capire cosa succederà ora.
Tra le indiscrezioni, una in particolare: iniziare il tesseramento a settembre (intorno al 10), per lasciarlo aperto una quarantina di giorni. Significherebbe arrivare fino al 20 ottobre e quindi la stagione congressuale potrebbe essere ultimata perfino a novembre. Evidente che però saranno fondamentali le modalità del tesseramento. Per esempio si potrebbe decidere di uniformare tempi e procedure, sia per le nuove tessere che per i rinnovi. Rimettendo al centro della scena i circoli del partito. Nella sostanza un nuovo tesseramento. Ricordiamo gli schieramenti: AreaDem di Francesco De Angelis e Parte da Noi di Danilo Grossi sosterranno l’indicazione di Achille Migliorelli. Mentre Rete Democratica di Sara Battisti ed Energia Popolare di Antonio Pompeo appoggeranno la designazione di Luca Fantini. Per quanto riguarda Antonio Pompeo, in queste ore si è confrontato molto sia con Sara Battisti che all’interno della sua componente. Insistendo su un punto in particolare: è necessario porsi da subito il tema del “dopo congresso”.
Indipendentemente da come andrà. Ha spiegato Antonio Pompeo: «All’orizzonte ci sono tanti appuntamenti importanti: dalle provinciali alle comunali, per non parlare degli scenari nazionali e regionali. Il Pd ha bisogno di ritrovare unità di azione e di intenti. Dobbiamo ricordarci che gli avversari sono fuori, non dentro. Inoltre è fondamentale valorizzare gli amministratori locali. Ritengo che il Pd in provincia di Frosinone debba recuperare il ruolo di fulcro di una coalizione di centrosinistra che rappresenti un’alternativa alle destre».
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione