Spazio satira
Frosinone
05.07.2025 - 12:00
Il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli
Costretti a convivere. Nella coalizione trasversale. Perché non c’è alternativa, non per il momento comunque. L’unico che non si scompone è il sindaco Riccardo Mastrangeli, che in oltre tre anni di mandato non è mai andato “sotto” in consiglio comunale. Nonostante siano 9 gli esponenti del centrodestra che hanno preso le distanze dall’Amministrazione. Attenzione però, perché le parole del vicesindaco Antonio Scaccia (leader della Lista per Frosinone e coordinatore regionale dell’associazione Noi con Vannacci) pesano non poco.
Soprattutto perché pronunciate in aula, durante il question time. Ha detto Scaccia: «Dispiace che il consigliere Domenico Marzi sia andato via. Premetto che sono contento del fatto che abbia ribadito in questa’aula la volontà di collaborare con l’attuale Amministrazione comunale. Lo considero una sorta di ravvedimento operoso, dettato dal fatto che evidentemente ha preso atto che il programma del centrodestra era migliore di quello del centrosinistra. Ma proprio perchè Marzi si è assunto l’onore e l’onere di affiancare l’Amministrazione per il prosièguo della consiliatura, è perlomeno singolare che in ogni circostanza non perde occasione di criticare l’operato di quello che ritengo il più grande sindaco che Frosinone abbia avuto, Nicola Ottaviani.
Non intendo polemizzare con nessuno, ma un chiarimento per il ripristino dei fatti è necessario. Per quanto concerne l’ascensore inclinato, un investimento di 40.000 euro non può bastare. Infatti nessuno può garantire il funzionamento. Per quanto riguarda la Stazione Tav, non sfugge a nessuno l’impegno che l’ex sindaco Nicola Ottaviani (adesso parlamentare) ha sempre messo per far realizzare l’infrastruttura. È anche grazie a lui che la tendenza si è invertita in queste ultime settimane. Francamente dispiace che Marzi non perda occasione per puntare il dito contro l’Amministrazione Ottaviani, che ha fatto soltanto il bene della città. L’ottimo presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri, allora assessore, sa benissimo l’impegno che è stato profuso per la riattivazione dell’ascensore inclinato. Ma siccome nessuno ci è mai riuscito, evidentemente c’è stato qualcosa di sbagliato all’inizio, magari nella progettazione e nella realizzazione».
Una presa di posizione forte. Domenico Marzi non ha replicato. La lista civica dell’ex sindaco, che conta 4 consiglieri, in questa fase è decisiva per la garanzia e il mantenimento del numero legale in aula. Come del resto ha dimostrato nel corso dell’ultima seduta. Marzi ha deciso un percorso di collaborazione con Riccardo Mastrangeli per evitare l’interruzione anticipata della consiliatura. Chiedendo risposte su alcune tematiche. A cominciare dalla riattivazione dell’ascensore inclinato. A settembre Domenico Marzi effettuerà una valutazione unitamente agli altri esponenti della lista civica. Per decidere il da farsi. La coalizione trasversale si ferma a quota 16 consiglieri su 33. Della stessa non fanno parte i 4 della Lista Marzi, che si limitano a mantenere il numero legale. Tra i 16 ci sono Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico), entrambi eletti nello schieramento di centrosinistra tre anni fa, guidato proprio da Domenico Marzi. C’è un particolare che va ricordato: nelle scorse settimane la Lista Marini ha fatto sapere che, in vista delle comunali del 2027, è pronta a candidare Andrea Turriziani alle primarie. Inoltre è evidente a tutti il “feeling” politico tra la Lista Marini e la Lista Marzi. Un elemento da tenere a mente per i futuri scenari.
Poi naturalmente va considerata la forte rivalità politica che c’è sempre stata tra Nicola Ottaviani e Domenico Marzi. L’intervento di Antonio Scaccia va letto pure in tale ottica. Quindi c’è la richiesta di una verifica da parte di Corrado Renzi, consigliere della Lista per Frosinone. Il quale ha notato: «I partiti di maggioranza devono giustificare alcune assenze, in sedute importanti, prendersi la propria responsabilità politica. Mi aspetto una convocazione immediata, una riunione di maggioranza. Occorre un chiarimento, senza lasciare andare come invece è già successo in numerose altre circostanze. L’Amministrazione non può limitarsi a sopravvivere». Nell’ultima seduta ordinaria nelle file della maggioranza non c’era Sergio Crescenzi, consigliere di Fratelli d’Italia. Il quale, il giorno dopo, ha detto a Ciociaria Oggi: «Ho avuto un problema di carattere fisico, l’errore è stato non avvertire nessuno e quindi sul piano tecnico sono risultato come assente ingiustificato. Ma non c’è alcun problema». FdI ha un gruppo di 5 consiglieri, il più numeroso. Per Alessia Turriziani, coordinatrice del circolo del partito a Frosinone, la situazione è perfettamente sotto controllo.
Sullo sfondo rimane la situazione dei “dissidenti” del centrodestra. Tutti e 9 ormai all’opposizione nella sostanza. Si sta andando verso un patto federativo tra Forza Italia e FutuRa. Ognuno dei due gruppi conta 3 esponenti. Gli “azzurri” sono: Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia e Christian Alviani. Mentre del gruppo FutuRa fanno parte Giovambattista Martini, Teresa Petricca, Francesco Pallone.
Poi ci sono Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (Lega). C’è stato un evidente cambio di strategia nel corso dell’ultima seduta consiliare. Nel senso che i 9 hanno provato più volte a far saltare la seduta per mancanza del numero legale. In futuro ci saranno sicuramente altri tentativi del genere. Anche da parte dei 3 consiglieri del Pd: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi. Per quanto concerne il Psi, Vincenzo Iacovissi continua a mantenere una sua linea (all’opposizione) in modo autonomo rispetto al Pd. In ogni caso a questo punto di qualunque scenario si parlerà in autunno. Forse.
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