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Frosinone

Comune, fuoco alle polveri

Già iniziate le manovre per le future candidature: l’ipotesi di Francesco De Angelis è sul tavolo. La ricomposizione del centrodestra rimane complicata. E Forza Italia non cede sull’azzeramento

Comune, fuoco alle polveri

“Dove c’è fumo c’è sempre arrosto”. Un detto del quale si sta parlando molto a Frosinone in questi ultimi giorni. Perché potrebbe condurre ad uno scenario politico in vista delle prossime elezioni. Vale a dire l’ipotesi di una candidatura a sindaco di Francesco De Angelis. Il presidente regionale del Pd non scopre le carte, ma qualcosa si sta muovendo. Soprattutto con riferimento alle dinamiche politiche del circolo cittadino dei Democrat. In attesa di capire se e quando si sbloccherà la stagione congressuale della federazione, per quanto concerne il capoluogo la situazione è in evoluzione. E De Angelis vuole dire la sua. Le elezioni comunali si terranno fra poco più di due anni. La coalizione di centrosinistra che ha sostenuto Domenico Marzi nel 2022 non esiste più. Lista Marini e Polo Civico fanno parte della coalizione trasversale che appoggia Riccardo Mastrangeli.

La Lista Marzi si è astenuta sul bilancio di previsione, gettando le basi per la possibile costruzione di un ponte programmatico. Il Pd ha votato no al documento contabile, ma i tre consiglieri comunali (Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi) da due anni chiedono risposte ai vertici del Pd in merito alla centralità del gruppo rispetto alle strategie provinciali. Segnali non sono arrivati. C’è quindi il ruolo del Psi di Gian Franco Schietroma. Nel capoluogo l’alleanza è andata in frantumi da anni. I Socialisti si sono presentati con un proprio candidato sindaco la volta scorsa. Hanno intenzione di fare la stessa cosa nel 2027. Francesco De Angelis sicuramente proverebbe a riannodare i fili del dialogo con Gian Franco Schietroma, ma ricucire lo strappo non sarebbe affatto facile. Anzi.

Sul versante del centrodestra il tema rimane quello della posizione di Forza Italia. È davvero possibile una ricomposizione? I timidi segnali di apertura sono rimasti tali. Il coordinatore cittadino Pasquale Cirillo ha ribadito le richieste politiche degli “azzurri”: azzeramento della giunta e verifica politica. Riscontri non sono arrivati. Complicato immaginare un rientro in giunta senza un chiarimento di questo tipo. Il che conferma altresì la “freddezza” degli altri gruppi. C’è poi l’argomento dell’attuale coalizione sulla quale può fare affidamento Mastrangeli. Una coalizione della quale, come detto, fanno parte anche Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Inoltre c’è una sponda della Lista Marzi. Un’alleanza dal profilo trasversale quindi. Per Forza Italia una ricomposizione del centrodestra dovrebbe determinare la fine di questa esperienza. La domanda è una sola: Mastrangeli e gli altri gruppi del centrodestra sarebbero disposti ad uno scenario di questo tipo? Ecco perché mai come in questo momento la situazione politica del Comune è destinata ad intrecciarsi con le future manovre elettorali. D’altronde in contesti come quelli di Ferentino e Veroli ci sono stati “laboratori” trasversali. Magari qualcuno potrebbe riproporli al Comune di Frosinone? Vedremo.

Qualche settimana fa il capogruppo di Fratelli d’Italia Franco Carfagna ha chiesto al sindaco Mastrangeli di prendere in considerazione alcune modifiche sul tema della mobilità urbana. Con riferimento al percorso del Brt e ai parcheggi a servizio. Con l’obiettivo di venire incontro alle richieste di diversi residenti e commercianti. Anche in questo caso non sembrano esserci state risposte. Nei prossimi due anni ci saranno dei fattori da tenere in considerazione. Il primo è amministrativo: Riccardo Mastrangeli non intende derogare al programma, specialmente sulla mobilità. Il secondo è politico e riguarda il possibile processo di scomposizione degli schieramenti tradizionali. Attenzione alle variabili quindi.

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