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Comunali, Fabio Giovannone: se eletto dimezzo l’indennità

Sabato il candidato sindaco presenta la squadra. Il primo impegno se eletto. E le polemiche col centrodestra

fabio giovannone

L’imprenditore Fabio Giovannone, candidato sindaco civico di centrodestra

Fabio Giovannone scalda i motori in vista della partenza di sabato mattina, quando presenterà la sua candidatura a sindaco e le quattro liste che la sostengono. E anticipa il suo primo impegno: «Mi taglierò del 50% il compenso da sindaco», specificando di destinarlo «a progetti di utilità sociale, come borse di studio per gli studenti ceccanesi più meritevoli». Sarà il suo primo atto da sindaco, assicura. Un traguardo che conta di cogliere con la sua coalizione “Giovannone Sindaco”. Trentotto anni, imprenditore, Giovannone sarà il candidato sindaco più giovane alle comunali del 25 e 26 maggio. Sabato 5 aprile, alle 11, nel locale “Pane e Amore” di piazzale XXV Aprile, presenterà le quattro liste che lo sostengono e i rispettivi candidati consiglieri.

«Mi candido con un progetto civico di centrodestra, libero dagli schemi imposti dai partiti - scrive Giovannone in una nota - Mi confronterò con la comunità, ascolterò e accoglierò idee, istanze e progetti dei ceccanesi. Farò in modo che la voce dei cittadini arrivi sempre al centro del dibattito politico e amministrativo». Fabio Giovannone è stato già presidente del consiglio comunale e consigliere delegato al commercio e ai grandi eventi. «C’è chi critica persino la scelta di tagliarmi mezza indennità per finalità sociali - puntualizza - soltanto perché l’aveva proposto all’ex amministrazione. Ricordo che ho rinunciato all’intera indennità da presidente del consiglio nella seconda parte del mandato. Ho rispettato un impegno preso con una semplice stretta di mano con il successore Alessandro Savoni, con cui condivido anche oggi un percorso fatto di umiltà e concretezza».

Quanto alla coalizione di centrodestra che sostiene Ugo Di Pofi, Giovannone dice: «Abbiamo due progetti differenti. Gradirei maggiore rispetto ed educazione da parte loro, impegnati più ad attaccare la nostra coalizione che a proporre temi e punti di programma. Quello non è più il centrodestra delle primarie. Non c’è Forza Italia. Non credo, quindi, che abbiano il “patentino” per parlare a nome di tutto il centrodestra».

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