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Politica

Congresso di FdI, c'è l'accordo

Domenica l’assemblea del circolo frusinate: Alessia Turriziani coordinatore, Armando Simoni vice

Massimo Ruspandini

Non ci saranno né spaccature né conte. Parliamo del congresso del circolo frusinate di Fratelli d’Italia, in programma domenica 30 marzo all’hotel Astor, a partire dalle ore 10.30. Alla fine è passata la linea nazionale, regionale e provinciale del partito, quella cioè di guardare sempre ad una prospettiva unitaria. Come non si stanca mai di ripetere Giorgia Meloni, leader del partito e presidente del consiglio. Come non si stancano mai di declinare sul campo i parlamentari Paolo Trancassini e Massimo Ruspandini, rispettivamente coordinatore regionale e presidente provinciale di FdI. Lo schema sul tavolo prevede l’indicazione di Alessia Turriziani coordinatore del circolo cittadino e Armando Simoni vicecoordinatore.

La prima fa riferimento a Fabio Tagliaferri, oggi presidente e amministratore delegato di Ales, società in house del Ministero della Cultura. Già assessore comunale, Fabio Tagliaferri è il referente di FdI nel capoluogo. Mentre Armando Simoni è politicamente vicino al deputato Aldo Mattia. E sono proprio Fabio Tagliaferri e Aldo Mattia gli esponenti politici protagonisti del congresso del circolo cittadino di Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi Massimo Ruspandini ha effettuato una decisiva attività di mediazione per arrivare ad una soluzione concordata, unitaria e condivisa. Riuscendo a centrare l’obiettivo. E sarà proprio Ruspandini a presiedere l’appuntamento di domenica. Anche questo è un segnale forte sul piano politico.
In questa fase si sta lavorando alla definizione completa della governance del circolo del capoluogo, che conta 1.300 tesserati. Teniamo presente che nel 2023 erano 260.

C’è poi un’altra partita, che non riguarda il congresso. Ma il peso del partito al Comune di Frosinone. Fratelli d’Italia ha il gruppo più numeroso, composto da 5 consiglieri: Franco Carfagna, Sergio Crescenzi, Marco Ferrara, Paolo Fanelli e Francesca Campagiorni. E indica 2 assessori nella giunta Mastrangeli: Alessia Turriziani (servizi sociali) e Simona Geralico (cultura). Sul piano politico appare chiaro che nel partito c’è l’esigenza che il parlamentare Aldo Mattia abbia un esponente di riferimento nell’esecutivo. Ma ogni discorso sui nomi e sugli assetti al momento è prematuro. Certo è che l’individuazione di un “punto di caduta” tra le posizioni di Fabio Tagliaferri e Aldo Mattia va nella direzione di dare una ulteriore spinta a Fratelli d’Italia al Comune capoluogo. Vuol dire che verrà chiesta l’attribuzione di un assessorato.

Nei giorni scorsi la delegazione del partito (consiglieri e assessori), guidata da Fabio Tagliaferri, è stata ricevuta dal deputato e coordinatore regionale Paolo Trancassini. FdI ha costantemente blindato la posizione di Mastrangeli. Sia in campagna elettorale, quando Massimo Ruspandini e Fabio Tagliaferri tennero la barra dritta sul centrodestra nonostante i problemi che pure c’erano stati nell’ultimo scorcio della consiliatura del sindaco Nicola Ottaviani. Poi in questi anni Fratelli d’Italia ha più volte ribadito lealtà e fiducia al primo cittadino nelle occasioni più complicate. Non sono mancati momenti di tensione, anche ultimamente. Per esempio in occasione del finanziamento per lo Stadio del Nuoto, poi spostato per intervenire sulla scuola Campo Coni. Poi le situazioni sono state chiarite. Adesso all’orizzonte c’è il bilancio di previsione, che arriverà all’attenzione dell’aula consiliare il 2 aprile prossimo. La coalizione a sostegno di Riccardo Mastrangeli è molto cambiata rispetto a giugno 2022. Ben 8 consiglieri eletti nel centrodestra sono “dissidenti” da oltre un anno e non fanno più parte della maggioranza. Mentre dalle file dell’opposizione sono arrivati 3 esponenti e altri 4 (quelli della Lista Marzi) potrebbero essere determinanti per il via libera al documento contabile.

In un quadro così mutato, però, Fratelli d’Italia ha mantenuto il proprio ruolo baricentrico. Così come non è affatto escluso che dopo l’approvazione del bilancio possa comunque esserci una verifica che possa toccare altresì qualche assetto della giunta.
L’appuntamento del circolo frusinate chiude la lunga stagione congressuale di Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone. Stagione congressuale che Massimo Ruspandini presentò così: «Un partito “pesante”, strutturato, con regole certe. Sotto molti punti di vista il sogno di una generazione, che peraltro faticava a trovare spazi nell’esperienza del Pdl. C’è anche questo nella storia di Fratelli d’Italia: un’intuizione che ha “cambiato verso” alla politica nazionale, un’intuizione alla quale all’inizio hanno creduto in pochi. I pionieri, appunto. Perché è bene chiarire un aspetto: quando tutto è iniziato non c’erano occasioni da prendere. Ma soltanto sacrifici da fare, con tanto sudore». E ancora: «Un’unità vera e non di facciata. Qui abbiamo compiuto delle vere imprese politiche. Siamo stati inclusivi come pochi altri partiti. Parliamo di una provincia nella quale la politica ha costantemente vissuto di dualismi all’interno dei partiti che avevano la maggioranza. Non dimentichiamo inoltre che in questa provincia la federazione di Alleanza Nazionale era divisa in due: Frosinone e Cassino-Sora. Le correnti erano diventate le metastasi della nostra comunità politica. Oggi invece in Fratelli d’Italia una sana competizione interna (che è giusto che ci sia in una forza politica del 30%) non disintegra il partito. Ma anzi lo rafforza di giorno in giorno». Dai congressi esce un partito forte, radicato e motivato. Con una leadership legittimata dal basso.

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