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Frosinone

Comune, i "confini" di FdI

Incontro a Roma tra il gruppo consiliare e il parlamentare Paolo Trancassini, segretario regionale del partito. «Tanti i temi sul tavolo legati alla visione futura della città che intendiamo portare avanti nei prossimi due anni»

Fdi, incontro a Roma

Un lungo faccia a faccia, presso la Camera dei deputati a Roma, tra il gruppo consiliare e l’onorevole Paolo Trancassini, segretario regionale di Fratelli d’Italia e questore nell’aula di Montecitorio. La riunione si è svolta lunedì. C’erano i cinque consiglieri (Franco Carfagna, Marco Ferrara, Paolo Fanelli, Sergio Crescenzi e Francesca Campagiorni), i due assessori (Simona Geralico, Alessia Turriziani) e Fabio Tagliaferri, coordinatore uscente di FdI nel capoluogo. In una nota si legge: «Tanti i temi sul tavolo legati alla visione futura della città che il nostro partito vuole portare avanti negli ultimi due anni dell’attuale consiliatura. Un grazie sentito da parte di tutti al nostro segretario per l’attenzione ricevuta e per i tanti punti di riflessione offerti».
Non si fa riferimento all’ipotesi di una richiesta di azzeramento della giunta e di una verifica politica finalizzata anche al “recupero” in maggioranza di Forza Italia. Nell’ottica delle dinamiche della coalizione di centrodestra, considerando che Frosinone è un Comune capoluogo. Sono due i passaggi del comunicato che vanno sottolineati. Il primo: «Visione futura della città che il nostro partito vuole portare avanti negli ultimi due anni dell’attuale consiliatura». Vuol dire che Fratelli d’Italia sta ponendo l’accento sul fatto che si è entrati da tempo nella seconda parte della consiliatura. Quindi è necessaria una riflessione sia politica che amministrativa su due anni che inevitabilmente faranno la differenza. Poi c’è il ringraziamento al segretario regionale Paolo Trancassini, sia «per l’attenzione ricevuta», che «per i tanti punti di riflessione offerti».

Fratelli d’Italia è il primo partito in Italia, nella Regione Lazio e in tanti Comuni, tra i quali Frosinone. Nel capoluogo ha il gruppo più numeroso: evidente che vorrà dire la sua. Probabilmente perfino sulla prossima candidatura a sindaco. C’è pure la fase politica attuale, con una coalizione, quella che sostiene Riccardo Mastrangeli, profondamente cambiata rispetto a giugno 2022. Una eventuale verifica inevitabilmente potrebbe comportare un riassetto dell’esecutivo. Ecco perché la presa di posizione del gruppo di Fratelli va analizzata in un contesto di prospettiva.

Non si parla di azzeramento. Per ora. Probabilmente anche perché per il 2 aprile è stata fissata la seduta di consiglio comunale (in prima convocazione) per l’approvazione del bilancio. Ci sono opinioni diverse all’interno della maggioranza. Il sindaco Riccardo Mastrangeli non intende toccare alcun tipo di assetto. E in ogni caso non prima del via libera al documento contabile. Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono sia il parlamentare e coordinatore provinciale della Lega Nicola Ottaviani che il vicesindaco Antonio Scaccia, leader della Lista per Frosinone ma pure coordinatore regionale dell’associazione Noi con Vannacci.

La situazione è comunque complessa. Forza Italia ha due consiglieri a Frosinone: Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo. Da luglio 2024 gli “azzurri” sono collocati all’appoggio esterno della giunta Mastrangeli. In realtà su diverse tematiche la contrapposizione è stata frontale. Nelle scorse settimane sembrava essersi aperto uno spiraglio. Ma un conto è se l’azzeramento e la verifica vengono presi in considerazione prima del voto sul bilancio. Altro discorso è se invece uno scenario del genere dovesse prospettarsi dopo. Difficile che Forza Italia possa essere interessata. Poi c’è un altro aspetto. Per FI una eventuale ricomposizione del quadro politico del centrodestra dovrebbe necessariamente ripercuotersi pure sul “profilo” della coalizione. Della quale oggi fanno parte esponenti eletti nell’opposizione di centrosinistra: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). Inoltre c’è un’intesa tra Riccardo Mastrangeli e la Lista Marzi, che ha quattro consiglieri. La civica potrebbe essere determinante proprio sull’approvazione del bilancio. Sia per quanto riguarda il mantenimento del numero legale che sul versante dei voti favorevoli al documento contabile.

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