Spazio satira
Frosinone
08.03.2025 - 12:00
Non si placa il fuoco incrociato da parte di consiglieri comunali e di liste politiche sull’assessore al centro storico Rossella Testa dopo l’episodio del “gesto dell’ombrello”, avvenuto durante i festeggiamenti di Carnevale e che tanto clamore ha suscitato in città. «L’assessore Rossella Testa ricopre un ruolo istituzionale che ha gravemente offeso con il suo gesto oltraggioso durante la cerimonia di chiusura del carnevale, quando le chiavi della città sono passate nelle sue mani. Un atto di alto valore simbolico che ha sminuito, rendendo ancora più grave il gesto. Voglio ricordare che le sue scuse, arrivate solo dopo la diffusione del video sul web, appaiono tutt’altro che sincere, dimostrando, anche con il suo intervento in consiglio comunale che sembra non ci sia stato alcun vero pentimento da parte sua.
Non mi sarei mai aspettato un simile comportamento da un rappresentante del nostro Comune. Lascia perplessi il condiscendente atteggiamento del sindaco che ha scelto una patetica difesa. Un Sindaco rispettoso delle istituzioni avrebbe provveduto alla rimozione immediata dall’amministrazione. Tre anni fa, con la mia elezione, ho portato voti a sostegno della Lega, dando così il mio contributo al partito. Questo ha portato alla nomina di un assessore che ieri, con le sue scelte amministrative, non mi rappresentava ieri con le sue scelte amministrative, e che non mi rappresenta oggi, con i suoi comportamenti lesivi dell'immagine della città. Non si può sedere in un consiglio comunale, grazie al voto dei cittadini, per poi ripagarli con un comportamento così irrispettoso.
Alla luce di quanto accaduto invito pertanto il Sindaco a prendere con urgenza i provvedimenti necessari per ripristinare la dignità del ruolo istituzionale che è stato gravemente leso dall’assessore Testa» ha detto il consigliere Giovanni Bortone, che si firma capogruppo della Lega, anche se il partito in via ufficiale ha più volte detto che Bortone non rappresenta la linea politica.
Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda la presa di posizione della “Lista Mastrangeli”, che annovera i consiglieri Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella, da tempo in rotta con il primo cittadino: «L’episodio che ha visto coinvolto l’assessore Testa è stato, a nostro avviso, estremamente grave e irrispettoso nei confronti della città. Questo episodio riflette una gestione arrogante, presuntuosa e distante dalle reali esigenze dei cittadini. Un amministratore che vuole davvero essere tale non può permettersi di cedere a simili atteggiamenti. Pur dichiarandosi una “passionaria”, dovrebbe essere in grado di rispondere alle critiche in modo costruttivo e non offensivo.
Le scuse, sebbene siano arrivate tardi, solo davanti all’evidenza del video... e non prima, non possono giustificare un comportamento del genere, reso ancora più grave dal fatto che in quel momento riceveva simbolicamente le “chiavi della città”... verrebbe da dire in mano a chi abbiamo messo la nostra amata Frosinone? Se il Sindaco Mastrangeli intende veramente restituire dignità all’istituzione che rappresenta, dovrebbe prendere la decisione di rimuovere l’assessore Testa dal suo incarico, anziché difenderla, parlando di un gesto che sarebbe stato frainteso. La richiesta di dimissioni dovrebbe provenire anche dall’onorevole Ottaviani, in qualità di segretario provinciale della Lega, per restituire credibilità alla politica e ai valori che dovremmo trasmettere alle future generazioni, anche nel suo ruolo di rappresentante dello Stato».
Sulla vicenda ha fatto sentire la propria voce anche il Movimento 5 Stelle: «Sono trascorsi diversi giorni dall’inqualificabile “gesto dell’ombrello” che l’assessore al centro storico Testa ha rivolto ai cittadini, dal palco del rione Giardino che protestavano contro la decisione di non far effettuare il tradizionale rogo del generale Championnet, e non vediamo decisioni conseguenti alla gravità del caso. Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Frosinone attende, senza giri di parole, le dimissioni dell’assessore o la revoca della nomina da parte del sindaco. A nostro parere, un assessore che si rivolge ai cittadini in modo così spregevole non offende solo chi era presente in piazza, ma tutta la comunità cittadina e l’istituzione che rappresenta. Le scuse riparatrici che l’assessore ha offerto alla Città, non solo non ci convincono, ma non possono bastare a cancellare un gesto indegno e inaccettabile. Un assessore che non regge la pressione e non è in grado di rispettare la cittadinanza, non può restare un giorno in più al suo posto. In mancanza delle dimissioni, ci attendiamo la revoca della nomina da parte del sindaco per recuperare il prestigio e dimostrare un minimo senso di rispetto delle istituzioni. A nostro avviso il sindaco, in mancanza della revoca, si renderebbe solidale dell’offesa che è stata portata alla popolazione e alla Città. Dimissioni o revoca da parte del Sindaco, si tolgano le istituzioni cittadine dall’imbarazzo in cui sono sprofondate per colpa di un singolo che ha dimostrato tracotanza e presunzione, credendo di poter disporre delle istituzioni a proprio maldestro piacimento».
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