Spazio satira
Politica
07.03.2025 - 19:17
La bufera non si placa. La contestazione e i “buuu” al sindaco e agli assessori al quartiere Giardino hanno lasciato il segno sul piano politico. E non servono a nulla i sermoni dei benpensanti, a proposito dei quali (i benpensanti) Fabrizio De André cantava: “Si sa che la gente dà buoni consigli, sentendosi come Gesù nel tempio. Si sa che la gente dà buoni consigli, se non può più dare cattivo esempio”. Perché è chiaro che si era immersi in una dimensione di festa. Ma il Carnevale è anche tradizione: la radeca, il processo a Championnet, il fantoccio del generale al rogo e tutto il resto sono parte della storia di Frosinone. Per i cittadini un patrimonio perfino di identità. I fischi della piazza agli amministratori hanno fatto emergere in maniera clamorosa (e inaspettata) che le lunghezze d’onda erano agli antipodi. Al di là delle motivazioni e perfino dell’ordinanza che vieta i fuochi all’aperto. Perché poi alla fine il fantoccio di Championnet è stato comunque dato alle fiamme. Qualche centinaio di metri più avanti però. Inevitabile il corto circuito. Anche politico.
Poi c’è l’altra questione, legata al gesto dell’ombrello dell’assessore Rossella Testa. Lei si è scusata, dicendo: «L’organizzazione di un evento enorme come il Carnevale, che ha portato a Frosinone migliaia di visitatori è stato sicuramente motivo di orgoglio, ma anche fonte di notevoli coinvolgimenti di carattere emotivo. Il gesto di stizza, quindi, non era inteso nei confronti di qualcuno in particolare e si è rivelato, sicuramente, un errato adattamento al clima tragicomico connesso al mancato falò del generale Championnet. Per una “pasionaria”, come sono normalmente riconosciuta, non è certo un problema chiedere scusa per l’eccesso di un istante, continuando, però, come sempre, a lavorare per il bene e per il sorriso dei nostri quartieri e della nostra ciociarità».
Ma sul piano politico la polemica non si placa e in diversi chiedono le dimissioni di Rossella Testa da assessore. Le ha chieste la lista FutuRa, rappresentata in consiglio comunale da tre esponenti: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone. Così come il consigliere Giovanni Bortone ha chiesto al sindaco Mastrangeli se intendesse revocare le deleghe all’assessore. E d’accordo con lui sono pure Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella. Sono sei consiglieri cosiddetti “dissidenti”, vale a dire eletti nel centrodestra, che poi però si sono collocati su posizioni distanti dall’Amministrazione.
Ha preso posizione anche il Pd, con una nota del segretario Marco Tallini e del direttivo del circolo. Rilevando: «Indirizzare gesti del tutto fuori luogo, da un palco, in un’occasione pubblica molto partecipata, non si addice ad una persona che ricopre incarichi di governo, a qualsiasi livello. Le scuse avanzate dall’assessora Testa sono a nostro avviso insufficienti, ciò che è accaduto martedì sera non rappresenta che una punta acuta di quell’atteggiamento autoritario e presenzialista ben noto da anni, lo stesso con il quale l’assessora al centro storico ha portato avanti le sue iniziative di propaganda, mentre la realtà di tutta la zona alta avrebbe meritato ben altre attenzioni. Un gesto che evidenzia la mancanza di senso di responsabilità istituzionale. Peraltro il clima in piazza era già incandescente. Per queste ragioni, come circolo cittadino del Pd chiediamo con forza che l’assessore Rossella Testa faccia un opportuno passo indietro».
Nella seduta di consiglio comunale il sindaco Riccardo Mastrangeli ha fatto capire chiaramente che la posizione in giunta di Rossella Testa non è in discussione. E lo si è capito pure dall’intervento di Dino Iannarilli, consigliere della Lega, partito al quale Rossella Testa fa riferimento. A dimostrazione di come alla fine a prevalere è stata la logica politica. Non l’assoluta mancanza di opportunità di un gesto che un amministratore non dovrebbe mai compiere. Evidente pure un’altra cosa. Riccardo Mastrangeli non ci pensa proprio ad un azzeramento della giunta.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione