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Ceccano

Accoglienza migranti. Continua “Antea”, è coinvolta nell'inchiesta sui fondi Pnrr

Nuova proroga alla cooperativa in attesa dell’appalto. È coinvolta nell’inchiesta ma può operare

comune ceccano

L’avvio della procedura d’appalto risale a metà gennaio e il termine per presentare le offerte è scaduto il 14 febbraio. Prima di metà giugno, però, il servizio di accoglienza integrata per richiedenti asilo, i rifugiati e i titolari di permesso umanitario non verrà assegnato al nuovo gestore. Fino ad allora dei cinquanta migranti e dei quindici profughi ucraini ospitati sul territorio ceccanese continuerà a occuparsene la “Cooperativa sociale Antea di produzione e lavoro”. Il nuovo appalto prevede l’affidamento del servizio per 20 mesi e 16 giorni. Inizialmente il periodo era stato fissato dal 15 aprile di quest’anno al 31 dicembre 2026, per un importo di 1.346.328 euro Iva compresa, la somma assegnata lo scorso anno dal Ministero dell’interno al Comune di Ceccano per l’accoglienza di richiedenti asilo, rifugiati e profughi. Una gara svolta con procedura aperta telematica di rilevanza europea. Prevedendo un prezzo fisso, dato appunto dai fondi ministeriali, la scelta del concessionario verrà effettuata sulla base dei criteri qualitativi contenuti nelle offerte.

L’adesione al sistema “Sprar” (oggi “Sai”) risale al 2017; prima per l’ospitalità offerta a 40 persone, divenute poi 50 nel 2023. L’estate scorsa il Viminale ha approvato i progetti in scadenza, tra i quali quello di Ceccano, e autorizzato la loro prosecuzione fino a tutto il 2026. In attesa che si concluda la nuova gara d’appalto, Palazzo Antonelli continua a prorogare l’affidamento alla coop “Antea” che, sebbene coinvolta con l’ipotesi di reato di illecito amministrativo nell’inchiesta della procura europea sull’utilizzo dei fondi del Pnrr che ha portato agli arresti dell’ex sindaco e di diversi funzionari comunali, non ha a suo carico alcuna misura interdittiva e può dunque proseguire il servizio. Da qui l’ultima proroga per la gestione dei 50 posti del sistema “Sai” fino al prossimo 15 giugno, quando il nuovo appalto dovrebbe essere affidato, per un importo complessivo di 133.342 euro. Proroga che riguarda anche i 15 posti di accoglienza per i cittadini ucraini fuggiti dalla guerra, per un corrispettivo di 41.378 euro, Iva compresa.

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