Frosinone
28.09.2025 - 17:00
«Non è presto, anzi siamo già in ritardo». La campagna elettorale per le comunali del 2027 è già iniziata. Il Partito Socialista gioca d’anticipo e punta tutto su Vincenzo Iacovissi come prossimo candidato sindaco. Nessun dubbio. Il segretario regionale Gian Franco Schietroma ha descritto Iacovissi, consigliere comunale di opposizione e vice segretario nazionale del Psi, come una persona competente, coerente, seria e che porta avanti un deciso ricambio generazionale.
Ieri mattina il partito ha presentato, nella sede di via Cesare Terranova, oltre a Iacovissi, il primo candidato delle tre liste che ruotano intorno al suo nome. Armando Papetti, anche lui consigliere comunale di opposizione ma eletto nella Lista Marzi, sarà il capolista di “Frosinone Aperta”. Una lista civica aperta innanzitutto al cambiamento, con chiaro riferimento alla perdita degli abitanti, circa 5.000, che il capoluogo ha subito negli ultimi anni; aperta alla partecipazione dei cittadini, soprattutto su tematiche delicate come la mobilità alternativa e al buon senso. Ma questo è stato solo un assaggio, perché Schietroma ha rassicurato che il programma elettorale verrà stilato insieme ai cittadini. Dal canto suo Armando Papetti ha chiarito che non uscirà dalla civica che porta il nome dell’ex sindaco Domenico Marzi, ovviamente andando avanti con i dovuti distinguo rispetto agli altri tre consiglieri che, negli ultimi mesi, hanno sempre teso la mano all’amministrazione Mastrangeli, in termini di numeri, ogni volta che ne ha avuto il bisogno. «Il diciassettesimo non lo faccio. Dopodiché mi auguro che Vincenzo sia il sindaco di Frosinone», ha detto Papetti riferendosi agli episodi in cui la Lista Marzi ha mantenuto il numero legale durante le sedute consiliari.
Poi su Iacovissi ha detto: «Ho scelto di appoggiarlo perché è un candidato serio, preparato e penso che le prossime elezioni le può vincere. Il centrosinistra arriva da tre sconfitte consecutive. E bisogna analizzarne i motivi: è assurdo pensare che in 15 anni non sia stato capace di trovare un candidato comune. Penso che una riflessione vada fatta». Proprio su questo Schietroma ha voluto puntualizzare che la candidatura di Iacovissi «non è trattabile. Ma non per arroganza. Innanzitutto non può passare alla storia come il candidato più rinunciatario. Già nel 2017, infatti, fece un passo indietro per appoggiare Fabrizio Cristofari. Inoltre, questa coalizione è imperniata sulla sua figura. Se la sua candidatura viene meno perdiamo tutte le liste. Poi su tutto il resto siamo aperti a qualsiasi tipo di discussione. Ma non su questo».
Durante l’ultima tornata elettorale Iacovissi sfiorò il 6% come candidato sindaco. Appoggiato soltanto dalla lista dei socialisti entrò in consiglio in opposizione. «Siamo rimasti fermi dove gli elettori ci hanno collocato – ha detto – Proponiamo un’alternativa all’attuale amministrazione che politicamente ormai è giunta al termine. La maggioranza si è spenta, oggi è rimasta soltanto con 13 consiglieri. Ma al tempo stesso Frosinone ha un tremendo bisogno di essere governata e di riacquistare lo status di capoluogo». In nessuna delle tre liste è presente il nome del futuro candidato sindaco. «Nessuna personalizzazione – ha spiegato Iacovissi – È per mostrare agli elettori che esiste un altro modo di fare politica. Sosteniamo tutte le giunte di centrosinistra del Lazio, non c’è un Comune dove non c’è il sostegno. Il rispetto è totale. Ma non ci può privare della libertà. Si tratta solo di avere le idee chiare».
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