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Frosinone

Maggioranza, luci e ombre della coalizione trasversale

Fibrillazioni, colpi bassi e strategie trasversali: dietro le quinte succede di tutto, ma il quadro bipartisan regge. Intanto si va verso il ripristino della seconda convocazione delle sedute ordinarie: perché in realtà cambia poco

Si va verso il ripristino della seconda convocazione per le sedute ordinarie del consiglio comunale. Nella prossima conferenza dei capigruppo il tema sarà sicuramente riproposto all’attenzione del presidente Massimiliano Tagliaferri. Vero che si abbassa il quorum, ma sul piano politico potrebbe non cambiare molto considerando l’attuale situazione. In prima convocazione occorrono almeno 17 presenti per la validità della riunione, in seconda 12. Ci sono però altri numeri da considerare. La coalizione trasversale che sostiene Riccardo Mastrangeli si ferma a quota 16 (su 33). Vuol dire che sulla carta ci sono 17 consiglieri che non appoggiano il primo cittadino. Da diversi mesi è decisiva la Lista Marzi, perché 3 esponenti su 4 (Domenico Marzi, Carlo Gagliardi e Alessandra Mandarelli) contribuiscono a tenere il numero legale. Non Armando Papetti, che non è d’accordo con tale linea.

Va aggiunto che si registrano pure altre assenze in ogni seduta, ragione per la quale spesso la coalizione trasversale non va oltre 15 o 14. Poi c’è l’attualità: Fratelli d’Italia (5 esponenti) e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (che è uscito dalla Lista Ottaviani) non sono stati d’accordo sulla presa d’atto del tracciato del Bus Rapid Transit. Inoltre, in teoria, se i 9 “dissidenti”, i 3 del Pd, i Socialisti (1), e Armando Papetti dovessero “fare squadra” su una singola delibera, arriverebbero a 14. In seconda convocazione le delibere vanno comunque votate. Il che significa che i 3 eletti della Lista Marzi rimangono decisivi. C’è una sola alternativa: una “ricucitura” di Mastrangeli con Forza Italia. Ma non è all’ordine del giorno e anzi appare una sorta di “mission impossible”. Anche se c’è chi sviluppa il seguente ragionamento: gli “azzurri” puntano ad eleggere un consigliere provinciale di Frosinone. E quindi, qualora dovessero attivare procedure per l’interruzione anticipata della consiliatura, farebbero decadere anche il loro esponente (il ruolo di consigliere comunale infatti è assolutamente necessario per la carica provinciale). Vedremo quello che succederà: le strategie e le dinamiche politiche potrebbero essere comunque preponderanti.

Rimanendo allo scenario provinciale, le candidature e le strategie sui voti ponderati rappresenteranno uno spartiacque per molti. Intanto per la Lega. Nicola Ottaviani, parlamentare e coordinatore provinciale del Carroccio, quasi sicuramente punterà ancora su Andrea Amata, consigliere comunale di Vicalvi. L’indice di ponderazione del Comune di Frosinone è 306: ogni voto vale 306 punti. Ottaviani può fare affidamento sui 2 esponenti della “sua” civica, sul consigliere della Lega, sul sindaco Riccardo Mastrangeli. Poi c’è la Lista per Frosinone (3) del vicesindaco Antonio Scaccia. Non è escluso che Ottaviani possa chiedere di sostenere Andrea Amata pure a Claudio Caparrelli (Polo Civico) e Marco Sordi (Lista Vicano). Ma le variabili non mancano. Nella Lista per Frosinone potrebbe voler concorrere Corrado Renzi. Inoltre Antonio Scaccia è anche il presidente regionale dell’associazione Noi con Vannacci. Vero che l’europarlamentare Roberto Vannacci è uno dei vicesegretari del Carroccio, ma vero pure che ha posizioni fortemente autonome. Ragione per la quale potrebbe chiedere ai “suoi” di contarsi nei territori. Per esempio alle provinciali. Infine, nelle ultime tre sedute consiliari la Lista per Frosinone, attraverso gli interventi di Antonio Scaccia e Corrado Renzi, ha lanciato dei messaggi politici assai chiari all’indirizzo del sindaco Mastrangeli. Così sintetizzabili: avviare una verifica politica per il rientro di Forza Italia (3 consiglieri) in maggioranza. Mettendo in conto la conclusione dell’asse con la Lista Marzi.

C’è un dato di fatto però: Riccardo Mastrangeli non intende rinunciare alla coalizione trasversale, della quale fanno parte due consiglieri eletti all’opposizione: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). E non intende rinunciare neppure all’intesa con la Lista Marzi, seppure limitata all’aspetto del numero legale. In ogni caso comunque le candidature e le strategie alle provinciali rappresenteranno una sorta di prova del nove nella galassia della Lega. In particolare per quanto riguarda i rapporti tra Nicola Ottaviani e Antonio Scaccia. Ma pure tra Antonio Scaccia e Riccardo Mastrangeli.

Da capire quando si voterà per l’elezione dei consiglieri provinciali. Il mandato scade a dicembre, ma toccherà al presidente Luca Di Stefano fissare la data entro i successivi novanta giorni. Sullo sfondo resta l’opzione delle dimissioni di massa. Al momento non ci sono i numeri e perfino in prospettiva è complicato che possano verificarsi le condizioni. Ma le variabili non mancano. Il dopo provinciali potrebbe essere complicato da gestire. Fratelli d’Italia punta ad eleggere un consigliere di Frosinone e si aspetta un gioco di squadra nell’ambito della maggioranza. Valuterà altresì gli input del primo cittadino. Quanto alla Lista Marzi, più volte l’ex sindaco Domenico Marzi ha ribadito la posizione: nessuna iniziativa per l’interruzione anticipata della consiliatura. Ossia mozione di sfiducia o dimissioni di massa. La civica però ha altresì sottolineato alcuni aspetti programmatici. Sui quali si aspetta delle risposte.

Infine, i 9 “dissidenti”: sulle provinciali potrebbero ragionare sul convogliare i voti ponderati su un singolo esponente. Qualora dovessero centrare l’obiettivo, il passo successivo potrebbe essere quello di provare la “spallata” alla coalizione trasversale. Confidando nei malumori. Presenti e... futuri.

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