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L'analisi

Meno abitanti, più macchine. L’opzione Bus Rapid Transit

In dieci anni Frosinone ha perso 2.694 residenti ma le auto sono cresciute di 1.021 unità: 821 vetture ogni mille persone. Mastrangeli: «Per questo puntiamo al 30% di utenza che possa scegliere il trasporto pubblico collettivo. Il fulcro è il Brt»

Diminuiscono gli abitanti ma aumentano le automobili. Un dato indicativo quello di Frosinone, reso noto dal sindaco Riccardo Mastrangeli durante la recente seduta aperta del consiglio comunale. Il capoluogo è passato dai 46.279 residenti del 2013 ai 43.585 del 2023. Un saldo negativo di 2.694 unità. Nel corso di questi dieci anni, però, il numero delle automobili è cresciuto: da 34.345 a 35.366. Un aumento di 1.021 vetture. Il primo cittadino ha fatto riferimento ai dati Aci. Per sottolineare perché a suo giudizio ci sia la necessità di una mobilità alternativa che abbia nel Brt il proprio fulcro. D’altronde il capoluogo ciociaro ha il tasso di motorizzazione più alto d’Italia: l’81% nel 2023. Si contano 821 macchine ogni 1000 abitanti. Nel 2013 ci si attestava al 74%. Non solo: a Frosinone il 51% degli spostamenti è in “attrazione”: persone che arrivano nel capoluogo. I due terzi per motivi di lavoro, un terzo per studio. Dalle analisi che sono state effettuate per il Piano urbano della mobilità sostenibile, i vari “archi” della città hanno un grado di congestione dell’81,8%.

Mastrangeli ha voluto sottolineare che il 45% della popolazione di Frosinone è in prossimità dell’asse del percorso del Bus Rapid Transit. Gli abitanti potenzialmente interessati all’uso del Brt sono 20.346. Il che comporta una domanda di 1.600 passeggeri al giorno. Ha dichiarato il sindaco: «Siccome la funzione di intervenire con un sistema collettivo affidabile e attrattivo per l’utenza è in aumento, noi abbiamo fatto la simulazione con il 20% di scelta modale con il servizio trasporto collettivo. E vi assicuro che è un obiettivo ambizioso ma è raggiungibile dove c’è un sistema di trasporto collettivo che funziona. Se ci interroghiamo sulla scelta se prendere la macchina o l’autobus, il punto non è che uno si innamora del fatto di prendere l’auto. Se il sistema di trasporto collettivo è affidabile noi prendiamo l’autobus. Se il servizio di trasporto collettivo non è affidabile non lo prendiamo, punto. Però dal punto di vista tecnico le nostre analisi ci dicono che il servizio può arrivare anche al 30%. Magari Frosinone avesse il 30% dell’utenza che prende il trasporto collettivo».

C’è poi il tema dei posti auto. Al parcheggio di piazza Salvo D’Acquisto ce ne saranno 120. Un’area di scambio anche con i pullman, dotata altresì di colonnine elettriche e di ciclobox. Nella prospettiva del Brt l’Amministrazione fa affidamento su una serie di parcheggi: via Maria (60), allo Scalo nell’area ex Agip (130), in via Marittima (167), a De Matthaeis (50), in via Mastroianni (52), all’ascensore inclinato (132). Sono previste 13 fermate lungo il percorso del Bus Rapid Transit. Parliamo di un mezzo lungo 12 metri e largo uno e mezzo. Con una corsia dedicata larga 3 metri. È stata stimata una movimentazione di 600 persone all’ora. I prossimi mesi saranno fondamentali sia sul piano dell’intervento tecnico che su quello del dibattito politico. C’è da “chiudere” la Variante, ma il percorso ipotizzato è il seguente: si parte da De Matthaeis, proseguendo per un tratto di via Aldo Moro. Poi svolta a destra, verso via Adige e poi su via Po.

Per arrivare a via Francesco Veccia, dove c’è l’ascensore inclinato. Da lì ancora un tratto su via Aldo Moro e quindi via Marittima. Andando avanti, all’altezza dell’incrocio con viale Europa, verso la stazione, il bus svolterà su viale Europa: Corso Francia, via Portogallo, fino all’incrocio con via Selva Polledrara. Quindi verso piazza Pertini, dove ci sarà la svolta su via Licinio Refice, in modo da poter arrivare davanti alla Sacra Famiglia. Da quel punto si tornerà indietro lungo via Monteverdi, fino ad arrivare a viale Europa e poi in via Marittima, via Moro e De Matthaeis. Tre le “svolte” cruciali: la prima è da via Aldo Moro in via del Casone, poi tra viale Grecia e via Valle Fioretta. Infine, da piazza Pertini a via Licinio Refice. Un percorso che tiene conto della vicinanza dei parcheggi previsti a servizio della mobilità alternativa. Ma la sensazione è che il confronto politico si sposterà soprattutto nel dibattito in alcuni quartieri. A cominciare dallo Scalo.

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