Cerca

L'iniziativa

Cammini DiVini raddoppia

La prima edizione chiude con risultati oltre le aspettative e più di 1.500 visitatori. L’assessore regionale Elena Palazzo annuncia l’estensione a tutte le province

Cammini DiVini raddoppia

La prima edizione di Cammini DiVini si è conclusa nella cornice maestosa dell’Abbazia di Santa Scolastica a Subiaco, lasciando una scia di numeri, impressioni ed energie che hanno superato ogni aspettativa. La manifestazione itinerante, ideata e promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Lazio, ha trasformato tre luoghi simbolo della spiritualità del territorio in spazi di incontro tra natura, enogastronomia e cultura. Un successo tale da spingere l’assessore Elena Palazzo ad annunciare subito una nuova edizione 2026, ampliata a tutte le province del Lazio.

Cammini DiVini è nato con una struttura semplice ma potentissima: tre appuntamenti — il 15 novembre a Montecassino, il 22 a Valvisciolo e il 6 dicembre a Subiaco — costruiti attorno al racconto dei luoghi sacri, alla scoperta dei paesaggi circostanti tramite trekking guidati e alla valorizzazione delle produzioni enologiche e agroalimentari del territorio. Una formula che ha convinto fin da subito. Oltre 1.500 persone hanno partecipato alle tappe, riempiendo i percorsi trekking e animando i banchi d’assaggio dei produttori, più di 50 in totale, selezionati per rappresentare la ricchezza delle realtà vitivinicole e gastronomiche laziali.

L’interesse suscitato dall’iniziativa è stato evidente anche fuori dai confini fisici degli eventi: più di 50mila visualizzazioni uniche sui social e un forte riscontro mediatico, con decine di servizi e articoli su tv, radio e quotidiani locali e nazionali. Numeri che, come ha sottolineato l’assessore Palazzo, certificano “la capacità del progetto di raccontare il Lazio nella sua dimensione più autentica, quella che intreccia spiritualità, paesaggio e tradizioni enogastronomiche”.

A rendere ancora più significativo il bilancio della manifestazione è stato l’entusiasmo delle comunità religiose che hanno ospitato le tappe. Da Montecassino a Valvisciolo, fino alla valle monastica di Subiaco, le abbazie hanno accolto centinaia di visitatori, molte delle quali hanno chiesto di riproporre l’iniziativa già nei prossimi anni. Un segnale importante, che conferma come Cammini DiVini sia riuscito a illuminare luoghi straordinari, spesso conosciuti solo in parte dal grande pubblico.
Il progetto si inserisce nelle linee guida del Piano triennale del turismo regionale, che punta a destagionalizzare i flussi, distribuire i visitatori su aree diverse e promuovere un turismo esperienziale, lento e identitario. E in questo senso Cammini DiVini ha raggiunto pienamente gli obiettivi: ha portato movimento nei mesi autunnali, ha mostrato i territori con uno sguardo diverso e ha coinvolto i visitatori in esperienze sensoriali e culturali che, più che consumate, sono state vissute.
“Continueremo su questa strada — ha annunciato l’assessore Palazzo — con politiche che puntano sulla qualità dell’accoglienza, sulla valorizzazione delle eccellenze e sulla promozione delle realtà che custodiscono l’anima profonda del Lazio”. Parole accompagnate da un ringraziamento rivolto ai produttori, alle associazioni, al Comune di Subiaco e alle istituzioni religiose che hanno contribuito alla realizzazione del progetto.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione