Spazio satira
Le iniziative
16.11.2023 - 20:48
Un momento della cerimonia per la speciale bandiera
«L'olio prodotto sul nostro territorio è di ottima qualità, merita di essere meglio valorizzato e sufficientemente remunerato, bisogna ritrovare la consapevolezza del proprio patrimonio culturale, ambientale ed enogastronomico, come presupposto per un salto di qualità». È un sindaco orgoglioso quello ha ricevuto la bandiera "Città dell'Olio" per il comune di Esperia.
La cerimonia è stata un atto simbolico per sottolineare la recente adesione del Comune all'associazione che rappresenta oltre quattrocento tra comuni ed enti pubblici italiani, nel nome dell'olivo. Hanno partecipato all'evento, oltre al sindaco Giuseppe Villani, i consiglieri comunali, e Rocco Merucci, vicecoordinatore regionale dell'Associazione nazionale "Città dell'Olio". Non si sono taciuti i problemi.
«L'olio extravergine di oliva e le olive in salamoia di Esperia fanno parte della nostra tradizione, insieme ad altri prodotti di eccellenza come la marzolina, il vino e peperone dop di Pontecorvo» hanno rivendicato.
Festa, ma anche problemi. Nel corso dell'iniziativa infatti si è svolto un confronto sulle ultime novità legate al turismo dell'olio e sul lavoro che l'Associazione sta portando avanti per superare i problemi di una produzione che si limita all'autoconsumo di molti raccoglitori, per mancanza di margini di guadagno, quando non si registra proprio l'abbandono degli oliveti.
Proposte di legge e progetti di valorizzazione, illustrati nel corso della mattinata, vanno nella direzione di conferire un giusto valore a un prodotto dalle qualità salutistiche, oltre alla necessità di consolidare il processo di recupero degli oliveti abbandonati per dare opportunità di lavoro e di formazione soprattutto ai giovani in modo che siano incentivati ad investire la propria competenza e creatività in progetti di agricoltura sociale e sostenibile.
Il coordinatore regionale Rocco Merucci in particolare ha sottolineato la progettualità legata in particolare al turismo dell'olio, all'agricoltura sostenibile e alla valorizzazione del paesaggio olivicolo, o gli eventi organizzati con successo, come la "Camminata tra gli olivi", la "Merenda nell'oliveto", oltre al programma di conoscenza e consumo consapevole nelle scuole, come "Olio in cattedra".
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