Supino
13.08.2025 - 10:15
Un momento dell’Incontro di cornisti andato in scena a Supino
Se questa storia della reincarnazione fosse vera, Guelfo avrà sicuramente pianto di gioia: 300 persone lo hanno ricordato e applaudito a Supino, domenica scorsa, nella chiesa di Santa Maria Maggiore, in occasione del 34° appuntamento a lui dedicato, l’Incontro internazionale di cornisti che quest’ anno aveva un sapore particolare, il 30° dalla sua partenza per la storia. Sì, per la storia. Perché Guelfo Nalli è una pagina importante della storia della musica ed è una pagina importante della storia del nostro territorio, essendo nato a Supino e che Supino egli ha amato tanto da regalare alla sua terra, alla nostra terra, un progetto musicale unico nel suo genere. Guelfo Nalli, musicista e cornista tra i più influenti del 900, con la fondazione dell’Incontro internazionale di cornisti, ha rivelato a noi tutti la bellezza di uno strumento nobile e austero come il corno. Uno strumento che accompagna l’umanità dai suoi albori neolitici, prevalentemente come strumento di segnalazione, e attraversando le legioni romane, il Medioevo e le battute di caccia, il suo uso diviene un elemento imprescindibile nelle orchestre.
Guelfo Nalli che, ricordiamolo, è stato corno solista della Rai di Torino, docente al conservatorio di Buenos Aires e primo corno del Teatro Colon di Buenos Aires, ha consegnato al corno il prestigio e la nobiltà che questo strumento merita.
Grazie dunque a Guelfo, grazie agli amministratori che in questi anni hanno offerto il loro contributo economico ed emotivo, grazie alla sua gente, grazie a tutti i musicisti che hanno arricchito in 34 anni questa manifestazione e un grazie particolare al m° Angelo Agostini, discepolo di Guelfo e continuatore del suo progetto, grazie al m° Fabio Agostini, direttore d’orchestra dell’Incontro, e a tutti coloro che rendono ancora possibile tutto questo.
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