Spazio satira
Tennis
27.01.2025 - 17:17
Jannik Sinner, bis a Melbourne
Bisogna possedere un ricco vocabolario per non essere banali quando si parla di Jannik Sinner. Il numero uno del tennis mondiale è passato dallo stato di campione a quello di fenomeno, dalle vittorie ai record. E ormai definirlo sorprendente, stratosferico, mirabolante, sublime rientra già nel solco dell'abitudine. L'abitudine alla straordinarietà non è un ossimoro, ma è il modo di essere di questo campione che viene dalle montagne e come loro disegna panorami che si stagliano contro il cielo. Anche se ha vinto 3 major, 19 titoli ATP, due Coppe Davis e 93 delle ultime 100 partite ufficiali giocate, lui conserva quei modi garbati e quella spontaneità che gli valsero il plauso e la stima di tanti appassionati prima ancora che il suo talento ed il suo impegno lo portassero sul tetto del mondo.
Oggi è numero uno del ranking ATP da 35 settimane, ha un vantaggio inusuale sul secondo, proprio quello Zverev che ha provato invano a contendergli il titolo nella finale di ieri e insegue tanti record. Eh sì, perché i suoi numeri, già strabilianti, sono figli di una carriera ancora breve. Jannik ha 23 anni e può ambire a calcare i campi per altri 12-13 stagioni. Quel che leggeremo accanto al suo nome quando verrà il momento di lasciare i campi di gioco sarà sicuramente straordinario, perché le premesse lo pongono di diritto tra i campioni di ogni epoca. Un Australian Open vinto lasciando solo due set agli avversari in 7 match, una finale condotta senza concedere una sola palla break e 21 consecutivi match vinti sul cemento australiano e statunitense: in pratica negli ultimi tre slam giocati sul cemento Sinner è imbattuto. Delle ultime 38 gare giocate il fuoriclasse della Val Pusteria ne ha vinte 37, unica sconfitta quella maturata 7/6 al terzo nella finale di Pechino contro Alcaraz. La serie aperta di vittorie è anch'essa di 21 gare, inaugurata al primo turno di Shangai contro Taro Daniel e tuttora in fase di sviluppo. Grazie alle 7 vittorie colte in Australia, Jannik è inoltre entrato nei primi dieci di ogni epoca quanto a percentuale di successi ATP: grazie al suo 77,18% nello storico ha infatti scavalcato Boris Becker ed ora insegue il nono, Sampras, che ha chiuso la carriera con il 77,44%. E' il quinto giocatore della storia ad aver vinto tre major di seguito sul duro, ed è primo nella classifica delle vittorie conseguite da numero uno del mondo: 47 su 50, come Borg e Connors, e meglio di Federer (46) e Agassi (45). Numeri che fanno paura e impressionano tutti... meno lui. Jannik, bello e austero come le sue Dolomiti, fa della modestia il suo abito mai consunto. Pensa a migliorare, perché nessuno è perfetto. "Non mi sento imbattibile e so che devo ancora migliorare in tante cose" - ha detto in una delle tante interviste cui si è dovuto sottoporre dopo l'ennesimo trionfo. Un pensiero per il suo staff, uno per i tifosi, l'altro per i familiari e anche per chi lavora dietro le quinte nei grandi tornei: gli eroi della quotidianità, quelli della porta accanto. Non li sente diversi da lui, anche se è il numero uno del mondo, anche se ha coronato il sogno dei suoi 16 anni, quando rispose candidamente a chi gli chiese quale fosse la sua aspirazione: "Mi piacerebbe diventare il numero uno del mondo". Ora gli piacerebbe migliorarsi e vincere ancora. E dietro di lui sogna l'Italia intera. Dopo Coppi, Benvenuti, Mennea ecco un altro campione di tutti: Jannik Sinner, il ragazzo dalla faccia pulita.
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