Sora
02.12.2024 - 15:38
Il comandante Dino Padovani lascia Sora e si trasferisce a Frosinone, dove ha vinto il concorso per guidare il corpo della polizia locale. Prenderà servizio nel capoluogo a fine dicembre. Così, dopo tre anni, la città volsca perde il suo “superdirigente”, titolare di diverse deleghe importanti come la cultura, i servizi sociali e dal gennaio 2022 anche comandante della polizia locale. Ex ufficiale dell’Esercito italiano, Padovani è anche abilitato all’esercizio della professione forense, specializzato in diritto ambientale e ha conseguito un master di II livello alla “Sapienza università di Roma”. In vista del suo nuovo incarico, lo abbiamo intervistato.
Comandante, che ricordo le lascia Sora?
«Sono molto contento di come sono stato accolto in questi tre splendidi anni. Avvincenti non solo dal punto di vista professionale, ma anche affettivo. Ho stabilito un buon rapporto con la città che di certo non si interromperà con questa mia nuova avventura professionale».
Con che spirito lascia Sora e va a Frosinone?
«Frosinone è una città a cui sono molto affezionato, dove mi sono affermato come agente di polizia locale ai tempi del comandante Segneri. Era il 2001. Lasciai il capoluogo perché vinsi il concorso da comandante a Ceprano, poi quello ad Alatri dove sono rimasto fino al 2021. Nel frattempo ho avuto anche altri incarichi in diversi comuni e attualmente faccio parte del Comitato tecnico regionale della polizia locale. Sono orgoglioso di tornare al comando di Frosinone che mi è rimasto nel cuore. È un incarico di prestigio. Metterò a frutto le esperienze maturate finora, tra cui quella indimenticabile qui a Sora».
Quali i risultati ritiene di aver centrato a Sora?
«Se devo indicare un primato sulle numerose iniziative svolte, credo che tutte possano riassumersi in un concetto fondamentale: la presenza sul territorio, ovviamente rispettando gli indirizzi dell’amministrazione comunale. La polizia locale è tornata sulle strade, gli agenti sono tornati a controllare il territorio, ad essere presenti nella quotidianità. Sicuramente questo obiettivo è stato possibile anche grazie all’arrivo dei sette nuovi agenti assunti attraverso il concorso che abbiamo tenuto proprio a Sora. È chiaro che anche la dotazione di mezzi e strumenti è fondamentale per poter presidiare un territorio vasto come questo, come le due nuove auto, le radio, l’etilometro, il targa system; il tutto sempre in sinergia con le altre forze dell’ordine con le quali abbiamo fatto servizi programmati, come pure la videosorveglianza. Ci siamo sentiti parte del progetto di sicurezza urbana che non è stato solo ad appannaggio delle forze di polizia statale, ma al quale abbiamo contribuito con tutte le nostre possibilità».
E ora che la polizia locale di Sora resta senza comandante che succede?
«Andrò via prima della fine dell’anno, non conoscono ancora la data precisa. Adesso ci sono i tempi tecnici delle procedure. Cercherò di gestire al meglio questo periodo di passaggio verso nuove soluzioni amministrative per eliminare il vuoto che si viene a creare. È stata talmente repentina questa novità del mio trasferimento a Frosinone che la soluzione che si vorrà intraprendere per nominare un nuovo comandante a Sora dovrà necessariamente essere individuata dopo gli opportuni approfondimenti».
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