Spazio satira
Pontecorvo
07.07.2025 - 09:00
Le tariffe Tari 2025 accendono il dibattito politico. Ad intervenire sono i consiglieri di minoranza Riccardo Roscia, Giuliano Di Prete, Angela Tribini, Nadia Belli e Annalisa Paliotta che hanno espresso un voto contrario, motivando la loro opposizione con una serie di critiche puntuali all’amministrazione guidata dal sindaco Anselmo Rotondo. Di recente era stato sottolineato dall’esecutivo come le tariffe Tari resterebbero invariate, fatta eccezione per un lieve incremento di 6 euro stabilito direttamente dal Governo. Il presidente del consiglio e delegato ai tributi, Carnevale, aveva nello stesso contesto evidenziato pure l’importante attività di recupero dell’evasione. Secondo i consiglieri di opposizione, invece, la narrazione dell’amministrazione secondo cui le tariffe sarebbero «invariate rispetto all’anno precedente» è «fuorviante».
Al contrario, gli esponenti di opposizione evidenziano come le bollette abbiano raggiunto “massimi storici”, con un ulteriore rincaro di sei euro rispetto al 2024. «Chiamarla invarianza – si legge nel comunicato – è un insulto all’intelligenza dei cittadini».
Nessun sistema premiale Tra i punti principali della contestazione figura anche l’assenza di un meccanismo premiale per chi differenzia i rifiuti in modo corretto.
«Da oltre cinque anni – sottolineano i consiglieri – è in vigore un sistema di raccolta con pesatura, ma in tutto questo tempo non è mai stato previsto uno sconto per le utenze virtuose. Lo sforzo lo fanno i cittadini, i benefici vanno solo al Comune». «A suscitare ulteriore preoccupazione è il mancato avvio della tariffazione puntuale, un sistema che secondo la minoranza «premierebbe chi produce meno rifiuti e favorirebbe comportamenti responsabili» hanno aggiunto. In aula, la risposta della maggioranza è stata definita «un’acrobazia mentale», poiché si è parlato di una possibile penalizzazione economica per i cittadini. «Una tesi inaccettabile – affermano ancora i consiglieri – Un sistema che premia i virtuosi non può far pagare di più, a meno che non si voglia nascondere l'incapacità di realizzarlo».
Altre critiche
Ma le critiche non finiscono qui. I consiglieri denunciano anche l’anticipo della prima rata Tari al mese di agosto, una decisione che, a loro avviso, non tiene conto delle esigenze familiari legate al periodo estivo: «È stata una scelta unilaterale per fare cassa prima, senza valutare l’impatto su famiglie e contribuenti in ferie». Infine, la questione più spinosa: la gestione della riscossione, nuovamente affidata alla società esterna Tre Esse Italia. «In campagna elettorale – ricordano i consiglieri – l’amministrazione Rotondo aveva promesso l’eliminazione delle concessionarie esterne. E invece, con una gara pubblica sì, ma con chiara volontà politica, la stessa è stata reinserita. Dov’è finita la coerenza?» Il gruppo di minoranza annuncia infine l’intenzione di richiedere un confronto pubblico per fare chiarezza su quello che definisce «clamoroso voltafaccia, avvenuto all'inizio del secondo mandato, chiederemo un confronto pubblico. L'amministrazione deve avere il coraggio di spiegare ai cittadini perché le promesse elettorali valgono così poco».
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