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Pontecorvo

Stalking e minacce di morte ai vicini

Comportamenti vessatori, pressioni, discussioni e intimidazioni continue nei confronti di una coppia. L'uomo avrebbe anche lasciato intendere , in più occasioni, la volontà di aizzare contro di loro il suo cane di grossa taglia

Stalking e minacce di morte ai vicini

Immediato l’intervento dei carabinieri

Rapporti di vicinato deteriorati dal tempo, intemperanze per ogni piccola cosa che potesse in qualche modo stravolgere la propria quotidianità: il pianto di un figlio, l’auto posteggiata qualche centimetro più in là, la presenza sgradita di animali domestici. Ogni tassello stava pian piano componendo il quadro in cui inserire una situazione degenerata a poco a poco, in maniera però irreversibile. Così una coppia di Pontecorvo, 42 anni lui e 38 lei, si è presentata presso la stazione dei carabinieri di Pontecorvo per denunciare una serie di atti persecutori subiti da un vicino di casa. Atti a loro dire non più tollerabili, anzi pericolosi.

Secondo quanto riferito, le condotte persecutorie che sarebbero state messe in atto dal vicino - un uomo di 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per precedenti contro la persona e la famiglia - andavano avanti da tempo: comportamenti vessatori, minacce ripetute e pressioni psicologiche tali da provocare un costante stato di ansia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, guidati dal maggiore Felice Egidio, l’indagato avrebbe inoltre lasciato intendere in più occasioni pure la volontà di aizzare contro i vicini il suo cane di grossa taglia, alimentando così ulteriormente un clima di paura. La situazione sarebbe diventata talmente difficile da indurre la donna e la figlia minore a trasferirsi temporaneamente altrove, mentre l’uomo – affetto da una grave invalidità – avrebbe continuato a subire molestie e intimidazioni.

Poi di recente l’episodio più grave: minacce di morte rivolte alla coppia mentre si trovava all’esterno della loro abitazione. Sulla base delle risultanze investigative fornite dai carabinieri di Pontecorvo, la Procura della Repubblica di Cassino ha quindi richiesto una misura cautelare nei confronti del quarantunenne. Il Tribunale ha quindi disposto il divieto di dimora nel Comune di Pontecorvo, provvedimento eseguito nei giorni successivi.
I militari ribadiscono che la vicenda resta monitorata e che la tutela delle persone coinvolte rimane una priorità.

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