Frosinone
30.10.2025 - 15:00
Dietro le quinte. Con cautela e senza nascondere le difficoltà. Ma i tentativi per arrivare ad un’intesa ci sono. Parliamo del congresso provinciale del Pd. Le opzioni sono diverse e si va dall’accordo per evitare la “conta” ad una gestione condivisa per il “dopo”. Passando attraverso una soluzione concordata per il “durante”. Non è semplice però, perché le “colombe” che provano ad alzarsi in volo vengono immediatamente accerchiate dai “falchi”. Martedì sera c’è stata una riunione di AreaDem, la “corrente” che fa riferimento a Francesco De Angelis in provincia. E della quale Daniele Leodori, segretario regionale del partito, è un elemento di punta. Per definire le strategie e la linea. Anche perché i tempi supplementari sembrano destinati ad allungarsi. Non c’è ancora l’Anagrafe degli Iscritti, vale a dire la platea congressuale. Il deputato Federico Gianassi, commissario per il tesseramento della Federazione di Frosinone, confida di concludere questo passaggio entro la fine della settimana. Poi si dovrà procedere a calendarizzare i congressi dei 63 circoli. Infine, l’atto finale: l’assemblea provinciale, nella quale i delegati dovranno indicare il segretario. Ma non vanno dimenticati i passaggi “burocratici”: dalla nomina della commissione elettorale a tutto il resto. Difficile che le operazioni possano concludersi a novembre. Più realisticamente si arriverà a dicembre.
Sul piano politico la situazione è nota. Da un anno per la segreteria sono in corsa Luca Fantini e Achille Migliorelli. Il primo sostenuto da Rete Democratica di Sara Battisti e dai Riformisti di Antonio Pompeo. Il secondo da AreaDem di Francesco De Angelis e dal collettivo Parte da Noi di Danilo Grossi. La fase del tesseramento si è conclusa con 8.500 iscritti: 3.800 “nuovi” (del 2025) e 4.700 che hanno rinnovato l’iscrizione del 2024. Naturalmente tutti hanno fatto i “conti”. Ma ci sono differenze importanti sul piano delle percentuali. In ogni caso, su indicazione precisa del segretario regionale Daniele Leodori, nei giorni scorsi le delegazioni delle diverse componenti si sono incontrate. Da una parte Sara Battisti (Rete Democratica) e Antonio Pompeo (Riformisti), dall’altra Francesco De Angelis (AreaDem), Danilo Grossi e Nazzareno Pilozzi (Parte da Noi). Ma sembra che ci fosse anche il sindaco di Cassino Enzo Salera, politicamente vicino a De Angelis. Battisti e Pompeo hanno messo sul tavolo la proposta di individuare un candidato alla segreteria diverso dai due in campo. Insomma, una terza opzione sulla quale convergere. AreaDem e Parte da Noi stanno riflettendo. Ma non è affatto semplice e in tanti non sono d’accordo.
Il ragionamento è questo: “La stagione congressuale sta andando avanti da un anno, tra ricorsi, stop e polemiche. A questo punto si vota e poi, sulla base dei risultati e delle percentuali, si procede definendo una governance cha abbia l’unità del partito come stella polare”. C’è però un altro elemento da considerare. A settembre il segretario Daniele Leodori ha fatto un’operazione altamente inclusiva, che si è snodata con l’ingresso nella segreteria del parlamentare Claudio Mancini, leader di Rete Democratica e regista politico delle dinamiche romane (e non solo) del partito. In previsione di appuntamenti fondamentali come le comunali di Roma ma pure le future regionali del Lazio. Un modello del quale è complicato non tenere conto. Fra l’altro, tra gennaio e marzo, si voterà per eleggere i 12 consiglieri della Provincia di Frosinone. Un appuntamento complesso e delicato sul piano politico. Perché votano (e possono essere candidati) i sindaci e i consiglieri dei 91 Comuni. Comporre la lista non sarà semplice. E il Partito Democratico dovrà come al solito bilanciare gli equilibri delle diverse correnti. L’esito e le modalità di svolgimento del congresso peseranno non poco.
I prossimi giorni saranno decisivi. In ogni caso. Sia se si troverà un’intesa su un terzo nome, sia se si procederà con la sfida tra Luca Fantini e Achille Migliorelli. Federico Gianassi aveva commentato così l’esito del tesseramento: «Numeri importantissimi, frutto del lavoro appassionato dei nostri circoli, che mostrano grande radicamento. Quello del Pd di Frosinone è un dato eccezionale, frutto del grande lavoro svolto in questo mese dai circoli che con passione, serietà e rigore hanno condotto un'operazione straordinaria di tesseramento. È la dimostrazione di quanto sia viva la comunità politica democratica locale e di quanta voglia di ripartenza ci sia. Questo partito ha dimostrato grande capacità di radicamento». La compilazione dell’Anagrafe degli iscritti è il passaggio finale che chiude la fase del tesseramento. Il passaggio successivo, quello dei congressi dei circoli, determinerà equilibri e governance. Oltre all’elezione del segretario. Ma non sfugge a nessuno che è la linea politica l’elemento centrale di un partito che in Ciociaria deve ritrovare unità di intenti (e di strategie) ad ogni livello. Perché i Dem si sono divisi perfino alle comunali. A Ferentino e ad Anagni per esempio.
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