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L'intervista

Lucio Fiordalisio: «Piccoli borghi e ambiente, ecco le priorità»

Parla il sindaco di Patrica: «Ecco come valorizziamo le eccellenze del territorio. Siamo diventati attrattivi per chi cerca autenticità, tranquillità, bellezza e panorami mozzafiato»

Lucio Fiordalisio: «Piccoli borghi e ambiente, ecco le priorità»

Il sindaco di Patrica Lucio Fiordalisio

In molti parlano dell’importanza di salvaguardare i piccoli Comuni, con la loro storia e le loro tradizioni. In molti sottolineano la necessità di valorizzare i borghi, nei quali si respira l’essenza stessa dei territori. Ma sono pochi quelli che questi concetti li declinano nei fatti. Tra questi c’è Lucio Fiordalisio, sindaco di Patrica ed esponente di rilievo di Fratelli d’Italia. Lo abbiamo intervistato.

Sindaco, l’estate patricana è diventata imperdibile.
«Patrica è un borgo ricco di storia, tradizione e bellezza naturale. Non mi nascondo dietro un dito: il vero motore delle manifestazioni estive è rappresentato dall’impegno costante dell’Amministrazione comunale e di tutta la comunità. Ogni anno programmiamo con largo anticipo per offrire un cartellone di eventi culturali, musicali e gastronomici capace di attrarre cittadini, turisti e visitatori da tutta la Ciociaria. E non solo. L’obiettivo è duplice: valorizzare le eccellenze del territorio e creare momenti di socialità e condivisione. Il successo delle estati patricane è il risultato di una sinergia tra enti, associazioni locali, volontari e operatori economici, che ringrazio sinceramente per la passione e la disponibilità che dimostrano ogni anno».

Quanto può “pesare” il turismo?
«Il turismo è una risorsa fondamentale per la nostra terra. I piccoli Comuni devono necessariamente “credere” che il turismo si coniughi con l’identità e con le risorse autentiche del territorio. Per questo stiamo investendo su una promozione turistica che unisca natura, cultura e comunità. Un esempio concreto è il Sentiero di Dante sul Monte Cacume, un percorso suggestivo e simbolico che unisce bellezza paesaggistica e valore letterario. È un cammino immerso nella natura dei Monti Lepini, già molto apprezzato da escursionisti e appassionati, che abbiamo valorizzato attraverso segnaletica e promozione. A questo si aggiunge l’investimento sulla sentieristica dei nostri boschi, ideali per il turismo “lento”, sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Parallelamente, stiamo lavorando sul concetto di “accoglienza diffusa”. Negli ultimi anni è cresciuto il numero di Bed and Breakfast e piccole attività commerciali nel centro storico. Segno evidente che Patrica sta diventando sempre più attrattiva per chi cerca autenticità, tranquillità e bellezza. Non meno importante è l’attenzione alla comunità locale: la piscina comunale, inaugurata quest'anno ad esempio, è diventata molto più di un impianto sportivo. Oggi è una vera e propria piazza di incontro per bambini, ragazzi e famiglie».

Sulle “battaglie” ambientali lei non si tira mai indietro. Per quale motivo?
«Chi amministra un territorio ha il dovere morale e istituzionale di difenderlo, soprattutto quando si tratta di salute pubblica e qualità della vita. Le battaglie ambientali che ho portato avanti – spesso in solitudine - non sono mai state mosse da protagonismo, ma dalla volontà ferma di dire basta a decenni di silenzi e compromessi al ribasso. Abbiamo denunciato, vigilato, fatto pressione su enti e istituzioni competenti, e soprattutto abbiamo alzato il livello del dibattito su temi che per troppo tempo sono stati ignorati. Patrica non può più essere considerata un territorio “sacrificabile”. Essere al centro del dibattito ambientale non è un titolo di merito, ma una responsabilità. Continuerò a portare avanti queste “battaglie” finché avrò un ruolo pubblico. Su questo non ci sono dubbi».

La sensazione è che sul territorio lei sia diventato un punto di riferimento anche in Fratelli d’Italia.
«Non potevo immaginare che il partito crescesse così tanto. Quotidianamente ascolto cittadini che rivolgono apprezzamenti a Giorgia Meloni e al suo lavoro e questo mi rende felice perché vuol dire che la mia scelta di tanti anni fa è stata indovinata».

E come vede Fratelli d’Italia in provincia di Frosinone?
«Il partito qui, nonostante una fisiologica crescita, ha una grande fortuna. E questa fortuna si chiama Massimo Ruspandini. Difficilmente, nella mia esperienza, mi è capitato di vedere un politico che sa parlare agli addetti ai lavori con la stessa facilità con la quale parla con i cittadini. In un certo senso noi Sindaci siamo l’avanguardia dello Stato, la prima linea per i cittadini. Eppure abbiamo spesso difficoltà a parlare con le più alte cariche. Con Massimo Ruspandini questa distanza si è annullata. La sua presenza, la sua costanza, il suo essere rimasto sempre lo stesso, sono una garanzia e una certezza per chi amministra, per i militanti e per la gente».

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