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Salta ancora il numero legale, crisi sempre più grave

Per la terza volta consecutiva la maggioranza non ha i numeri. Chi era presente e chi no, le manovre dietro le quinte e le difficoltà enormi del sindaco Riccardo Mastrangeli

Per la terza volta consecutiva manca il numero legale nella seduta ordinaria di prima convocazione in consiglio comunale. Siamo alla vigilia di Natale, ma la situazione sembra condurre al...Carnevale. Hanno risposto all'appello soltanto in 15 (su 33). Per quanto riguarda la maggioranza (si fa per dire) il sì è arrivato dal sindaco Riccardo Mastrangeli, da Christian Alviani (Identità Frusinate), Marco Ferrara (FdI: che ha presieduto la seduta visto che mancava il presidente Massimiliano Tagliaferri). C'erano invece diversi rappresentanti (12) tra opposizione e dissidenti. E precisamente: Teresa Petricca e Giovambattista Martino (Futura), Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (eletti nella Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (eletto nella Lega), Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo (Forza Italia), Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi (PD), Armando Papetti (Lista Marzi), Vincenzo Iacovissi (PSI). Ma come va letto l'appello in aula? Non erano presenti dall'inizio né il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri (indipendente), Claudio Caparrelli e Andrea Turriziani (Polo Civico), Franco Carfagna, Paolo Fanelli, Francesco Campagiorni (Fratelli d'Italia), Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi (Lista Marzi). Mentre fuori dall'aula c'erano, e non sono mai entrati, Gianpiero Fabrizi (Lista Ottaviani) e Dino Iannarilli (Lega). Mentre un secondo prima dell'appello sono usciti Sergio Crescenzi (Fratelli d'Italia), Francesca Chiappini, Corrado Renzi, Sergio Verrelli, Francesco Pallone (Lista per Frosinone). Quello che è successo è chiaro: tre esponenti di Fratelli d'Italia, due del Polo Civico, Massimiliano Tagliaferri e Carlo Gagliardi hanno voluto lanciare, con la loro assenza, l'ennesimo messaggio: "Senza di noi impossibile andare avanti". Da segnalare però la presenza oltre che di Sergio Crescenzi, anche di Marco Ferrara (Fratelli d'Italia), che ha detto: «Anche io sono favorevole all'attribuzione del terzo assessorato a Fratelli d'Italia». È la stessa posizione della Lista per Frosinone e di Sergio Crescenzi, che fa riferimento al deputato Aldo Mattia. 

Sulla carta il numero legale poteva esserci, ma è evidente che Lista per Frosinone, Lega e Lista Ottaviani hanno preferito non rispondere all'appello per due motivi. Il primo: si sarebbe ulteriormente aggravata una crisi politica già fortissima. Il secondo: dissidenti e opposizione erano di più e quel punto avrebbero potuto bocciare tutte le delibere all'ordine del giorno. 

Fabrizio Cristofari, esponente del PD, ha detto: «Ringraziamo la maggioranza per averci dato buca alla seduta convocata alla vigilia i Natale». Anselmo Pizzutelli e Norberto Venturi hanno spiegato: «È evidente che la maggioranza non ha più i numeri per garantire nulla, forse il sindaco dovrebbe prenderne atto». A questo punto la seduta verrà riconvocata in seconda convocazione, quando bastano 12 presenti. Però senza una vera intesa sarà complicato anche in quell'occasione. Riccardo Mastrangeli ha fatto buon viso a cattivo gioco ma è il primo a sapere che si trova politicamente spalle al muro. Da una parte ci sono Massimiliano Tagliaferri, tre consiglieri di Fratelli d'Italia, due del Polo Civico e Carlo Gagliardi che gli hanno proposto questa soluzione: assessorato al Polo Civico (Claudio Caparrelli) e delega all'urbanistica a Carlo Gagliardi. Dall'altra parte ci sono la Lista per Frosinone di Antonio Scaccia e due consiglieri di Fratelli d'Italia (Marco Ferrara e Sergio Crescenzi), che invece chiedono il terzo assessorato per FdI e il secondo per la Lista per Frosinone. C'è un punto però: né la segreteria cittadina, né il capogruppo, né gli organi del partito hanno chiesto il terzo assessorato e quindi giudicano una tale opzione esclusivamente una "provocazione" per spaccare il gruppo. Come del resto ha detto ieri sera Fabio Tagliaferri nel corso di una riunione con molti esponenti cittadini di Fratelli d'Italia. Non c'è modo di eludere il problema: il pallino è nelle mani di Riccardo Mastrangeli. Ma la coperta è corta. Anzi, cortissima. E all'orizzonte si profila il bilancio di previsione la cui mancata approvazione comporterebbe l'interruzione della consiliatura. Un'ultima cosa: c'erano diversi assessori. Antonio Scaccia, Adriano Piacentini, Angelo Retrosi, Mario Grieco, Rossella Testa, Laura Vicano. Mancavano le due di Fratelli d'Italia: Simona Geralico e Alessia Turriziani. Il fatto che in sei fossero presenti è il segnale che più di qualcuno teme un eventuale rimpasto di giunta. Intanto però la vigilia di Natale per Mastrangeli e la maggioranza è amarissima. L'accordo non c'è e la crisi si avvita ulteriormente. Nel frattempo impazzano le manovre per convincere qualche esponente dei "dissidenti" a tornare in maggioranza. 

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