Frosinone
12.08.2025 - 14:00
Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovani Bortone a Selva Piana in un vecchio sopralluogo
I consiglieri comunali Anselmo Pizzutelli, Giovanni Bortone e Maria Antonietta Mirabella lanciano un j’accuse contro l’amministrazione per lo stato dei parchi e delle aree gioco per bambini.
«Già mesi fa abbiamo segnalato lo stato indecoroso dei giochi per i bambini a Selva Piana e ad oggi rileviamo che purtroppo la situazione non è migliorata. L’altalena, ad esempio, rotta era e rotta è rimasta. Eppure basterebbe davvero una piccola manutenzione per intervenire» dichiarano i consiglieri, evidenziando l’inerzia dell’amministrazione. Il quadro è desolante anche in altre zone della città. A Cavoni «che fine hanno fatto i giochi promessi e mai installati?» si chiedono. A Largo Turriziani, i giochi sono stati rimossi con «una scelta a nostro avviso discutibile» e nessuna area alternativa è stata individuata nel centro storico. Anche nella “s-piazza dello Scalo” (così la definiscono i consiglieri), nonostante gli annunci, «i giochi dove sono?».
Al Parco Matusa, pur definito un’area dove «i bambini sono più fortunati», la dotazione rimane «insufficiente». Non va meglio per i giardini pubblici. «La cura in generale non è delle migliori» denunciano i consiglieri, citando aree dimenticate come quelle sotto i Piloni, di via Sellari o vicino al Matusa, all’incrocio tra viale Mazzini e via Mola Vecchia, dove i giochi per bambini, tra l’altro, sono stati rimossi e mai sostituiti. Alla villa comunale, la situazione è emblematica: «C’è una balena inutilizzabile, inaccessibile da tempo immemorabile».
I consiglieri si chiedono: «Viene sempre detto che non ci sono fondi necessari, allora ci chiediamo che senso abbia mantenere un’installazione che è anche fonte di pericolo, sarebbe meglio quasi quasi rimuoverla». Criticano, inoltre, la facilità con cui il Comune trova fondi «per eventi a volte anche di discutibile qualità» mentre «non si riescono a trovare due soldi per fare felici i bambini di questa città». A Corso Lazio, il giardino dei cinque sensi versa nell’incertezza, con nuove aree verdi chiuse e l’area fitness del centro polivalente in stato di abbandono. A pesare è anche la confusione burocratica: «C’è un continuo rimpallo tra ambiente e manutenzione» lamentano, invitando il sindaco a chiarire le competenze e a intervenire con urgenza.
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