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La magia del Natale, si alza il sipario

Con l’accensione delle luminarie comincia il periodo di festa. Musical, bancarelle e artisti di strada in via Aldo Moro

Luci, colori, suoni ed emozioni. Da ieri, nella città, si respira il profumo del Natale, in tutta la sua essenza e la sua magica atmosfera. Sono cominciati gli eventi del calendario natalizio, quest’anno più ricco e coinvolgente che mai.

Ieri, a Largo Turriziani, si è svolto per l’intera giornata il mercatino di Natale dell’antiquariato e dell’artigianato: borse e maglioni fatti all’uncinetto, abbigliamento, prodotti in pelle, gadgetnatalizi, bigiotteria, libri per bambini, dipinti, calendari, fumetti, dvd, creazioni originali in pietre dure, portachiavi, cappelli e sciarpe, prodotti in ceramica, presepi artigianali, candele natalizie, peluche, bambole e burattini fatti a mano. E ancora, strofinacci e guanti per la cucina, vini, miele, amaretti di Guarcino e dolci artigianali vari. E poi, sempre a Largo Turriziani, uno spazio dedicato ai bambini, con intrattenimento, giochi e clownterapia.
Sempre nella parte alta del capoluogo, e precisamente al teatro Vittoria, alle 17 è andato in scena il musical dedicato ai bambini, “Favole in musical”.

Grande fermento anche nella parte bassa della città, dove alle 11.30 si è svolto il raduno dei motociclisti “Harley Davidson” al parco Matusa. Nella centralissima via Aldo Moro, dalle 15 “Se m’innamoro – Magie di Natale", evento costellato da un ricco programma per coinvolgere l’intera cittadinanza, tra artisti di strada, animazione per bambini, trampolieri e diverse performance lungo la via dello shopping. Alle 17.30 il momento più atteso, quello dell’accensione delle luminarie, che davvero hanno acceso il Natale. Intenso il messaggio del sindaco Riccardo Mastrangeli: «L’accensione delle luminarie è l’atto che segna, ufficialmente, l’inizio del tempo di Natale nella città, perché la luce è metafora di speranza, rinascita e vicinanza, soprattutto dopo un anno di lavoro, dopo difficoltà e tensioni sociali. Il sottoscritto, come rappresentante della comunità, “accende” idealmente la città, questo è il senso che dico io, quindi dichiaro aperto il tempo della condivisione e dell’incontro. Poi è pure un atto simbolico di vicinanza delle istituzioni ai cittadini e, soprattutto, quello che io vorrei, è l’unità della comunità, al di là delle differenze, quindi non è un gesto individuale, ma un gesto collettivo, perché le luci appartengono a tutti, illuminano strade, quartieri, piazze e invitano a vivere la città, a ritrovarsi e a sentirsi parte di una stessa storia. Questa è la parte istituzionale. Poi c'è la parte economica, che dice che l’accensione delle luminarie in una strada commerciale è un segnale forte di vitalità urbana, sostiene commercio e artigianato, e favorisce eventi e turismo».

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