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Il commento

Dai poltronifici degli Egato al fondo perduto per i Comuni

Dal pasticcio degli Egato alle parole dell'assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini

Blitz della Finanza alla Saf per indagare sulle assunzioni

Ricordate il pasticcio degli Egato, gli enti di governo dell'ambito territoriale ottimale che avrebbero dovuto rivoluzionare la gestione dei rifiuti nel Lazio? L'idea era stata dell'allora presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. In realtà l'esperimento parti soltanto per la provincia di Frosinone. E poi abortì. Per fortuna. Perché immediatamente si capì che nella sostanza si trattava dei soliti poltronifici che nulla avrebbero portato in termini di operatività. Figuriamoci per un salto di qualità. Ecco, siamo passati da quel tipo di modello a... ieri. Quando, davanti all'assemblea dei soci della Saf, l'assessore regionale al bilancio Giancarlo Righini ha annunciato che il contributo della Regione per il cosiddetto "conguaglio Saf" sarà a fondo perduto. Parliamo di 13,8 milioni di euro. Un macigno che avrebbe gravato sui Comuni, alcuni dei quali probabilmente avrebbero dovuto considerare l'ipotesi del dissesto. Ma avrebbe gravato anche sulla Saf. Righini ha spiegato che quella somma, a fondo perduto, è una sorta di "risarcimento" per una provincia e per una Società che in questi anni hanno scongiurato l'emergenza rifiuti nel
Lazio trattando l'immondizia proveniente anche da altre parti. Per esempio da Roma. E questo dimostra quanto e come sia cambiata la narrazione della Regione Lazio da quando al governo c'e il centrodestra guidato da Francesco Rocca. Niente poltronifici, ma risorse ai Comuni per evitare il dissesto. Beh, insomma...

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