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Cassino

Stellantis, un'eccellenza da tutelare

L’analisi del presidente della Regione Rocca a margine della convention della Lega “Più di un incontro”. Il governatore ha acceso i riflettori su infrastrutture, sanità e occupazione. A fine mese tavolo al ministero

Stellantis, un'eccellenza da tutelare

Crisi Stellantis, sul caso interviene il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca. «Dobbiamo proteggere le nostre eccellenze. E Stellantis è una di queste» ha rilanciato. Lo ha fatto a margine dell’importante appuntamento politico istituzionale che ha avuto luogo martedì sera nella Tenuta Corte Guadicciolo a Castrocielo per l’ottava edizione della convention della Lega dal titolo “Più di un incontro”. Un appuntamento diventato ormai tradizionale per il Cassinate, organizzato dall’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli insieme al coordinamento provinciale della Lega di Frosinone, che ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici di primo piano del centrodestra, oltre a tanti amministratori locali, consiglieri comunali, assessori e rappresentanti delle associazioni del territorio.

«La vicenda Stellantis la stiamo monitorando da vicino. Ed è delicata. Il Governo italiano ci sta supportando e questo è estremamente importante» ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, che durante la partecipata convention cassinate ha ribadito di essere particolarmente felice della scelta del Governo che lo ha designato commissario per la della Novo Nordisk: «Una grandissima opportunità». Per poi passare in rassegna i lavori in fieri con il ministro «per Ferentino, per la stazione Tav, estremamente significativa e importante». Senza dimenticare «le novità per i pronto soccorso». Tutti quelli della provincia, ha continuato il governatore Rocca, saranno completamente rivoluzionati: «Nuovi percorsi e nuovi macchinari per una sfida significativa». Aggiungendo che le inaugurazioni «non andranno oltre settembre».
Focus, dunque, su infrastrutture, sanità e occupazione: un territorio da rilanciare. E Stellantis - che non a caso definisce una eccellenza - resta una delle priorità. La situazione che si registra nel Cassinate non è affatto rosea. E il governatore del Lazio lo sa. Gli operai di Cassino Plant sono tornati tutti al lavoro solo ieri. Dopo altre due settimane di stop forzato, infatti, a tornare sulle linee sono stati prima quelli del montaggio. Ieri hanno completato il rientro anche nei settori di lastratura e verniciatura.

Una notizia positiva, che non basta però a spazzare via i dubbi sul futuro. Troppi stop forzati, poche auto vendute: un cane che si morde la coda. E l’indotto, in questa situazione, rischia di collassare. Gli operai - lo ricordiamo - erano rientrati in fabbrica il 9 giugno scorso dopo una pausa produttiva iniziata il 30 maggio e, a distanza di 21 giorni, Stellantis aveva comunicato una fermata dal 30 giugno al 4 luglio, per montaggio, lastratura, verniciatura e collegati. Poi ancora una proroga dal 5 al 14 e ancora un altro giorno. I numeri continuano a essere impietosi e i sindacati da anni denunciano lo stato di una produzione da profondo rosso per la fabbrica pedemontana, con il 34% di vetture in meno dello scorso anno e 10.500 unità prodotte. Nell’era pre Covid (2017-2018) diecimila vetture venivano realizzate in sole due settimane: numeri che parlano da soli.

Ecco perché l’impegno di Regione e Governo risulta fondamentale. «A fine mese il tavolo con il ministro Urso sull’automotive, che è centrale - ha affermato ancora il presidente Rocca dalla convention - così come la sua filiera. L’Europa deve fare delle modifiche, perché altrimenti rischia l’automotive non solo a Cassino. Ma in tutto il panorama europeo, con delle conseguenze nefaste. Questo non ce lo possiamo permettere: dobbiamo proteggere le nostre eccellenze. E Stellantis è una di queste»

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