Spazio satira
Economia
16.07.2025 - 15:05
Blu Economy, un cluster in crescita in termini di sviluppo, occupati e innovazione. E il Lazio, con le sue 35.000 imprese, è la prima regione italiana ad approvare una legge dedicata. Un settore «economicamente importante che integra la logistica al turismo, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico fino ad interventi per la salvaguardia degli ecosistemi marini». Così come lo ha definito la vicepresidente e assessore regionale allo sviluppo economico, commercio, artigianato, industria e internazionalizzazione Roberta Angelilli ieri mattina, nella sede della Regione Lazio, durante la presentazione del report 2025 sulla Blue Economy del Lazio, sulle iniziative promosse dalla Regione Lazio per la riqualificazione dei comuni costieri e il potenziamento del sistema dell’economia del mare. Presenti anche il presidente della commissione sviluppo economico e attività produttive del consiglio regionale del Lazio Enrico Tiero, il presidente della Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura di Roma Lorenzo Tagliavanti, il presidente Piccola Industria di Unindustria Cristiano Dionisi e il presidente di Anci Lazio Daniele Sinibaldi.
La Angelilli ha poi parlato di dati incoraggianti. L’economia del mare in Italia vale circa l’11% del valore aggiunto, oltre 76 miliardi. In questo contesto il Lazio si piazza al quarto posto ed è terzo per occupazione. «C’è un motore che può sostenere grandi sfide – ha spiegato Roberta Angelilli – Abbiamo quasi 400 chilometri di coste, 22 comuni costieri e le 2 isole di Ponza e Ventotene. Anche un’importante autorità portuale con Gaeta, Fiuminicno e Civitavecchia». Negli ultimi due anni sono stati stanziati 27 milioni di euro con l’obiettivo di rafforzare competitività, sostenibilità e innovazione nei territori costieri dell’intera regione. Pubblicata anche la graduatoria dei 10 milioni di euro per la “Legge del Litorale” per la riqualificazione del lungomare e dei contesti urbani costieri. Sono 12 i primi progetti ritenuti ammissibili e che saranno immediatamente finanziati. Sei di questi sono in provincia di Latina che è risultata la più rappresentata. E sono: San Felice Circeo, Pomezia, Formia, Sabaudia, Fiumicino, Cerveteri, Sperlonga, Tarquinia, Ardea, Ponza, Latina, Ladispoli con i 10 milioni della Regione, ai quali si aggiunge il cofinanziamento da parte dei comuni di 4 milioni di euro, per un investimento complessivo di 14 milioni di euro.
Tre le principali misure ci sono 2,5 milioni di euro assegnati al Piano Operativo per lo sviluppo della Blue Economy, per la valorizzazione dei beni culturali e ambientali sugli arenili, il potenziamento dell’inclusività sociale delle spiagge libere, la riduzione dell’inquinamento e la protezione dell’ecosistema marino, il recupero e riuso dei relitti e progetti pilota sulla dissalazione. Poi 5,5 milioni di euro per Legge sull’Etruria Meridionale che interessa la riqualificazione dei Comuni costieri del Litorale Nord: Montalto di Castro, Tarquinia, Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli e Fiumicino. Infine, 8,5 milioni di euro per le spiagge e l’avvio della stagione balneare, destinati a tutti i Comuni del litorale laziale per rendere più accessibili gli arenili, garantire la sicurezza dei bagnanti, adottare interventi di disinquinamento biologico e riduzione delle plastiche.
La Blue Economy «rappresenta una delle leve più promettenti per costruire una crescita sostenibile, integrata e competitiva della nostra regione – ha detto il presidente del comitato Piccola Industria di Unindustria Cristiano Dionisi – Si tratta di un settore strategico, oltre ad essere asse trasversale del Piano Industriale del Lazio promosso da Unindustria. Il Lazio può contare su asset unici nel panorama nazionale. Mi riferisco alla Zona Logistica Semplificata che sarà sempre di più un attrattore importante per nuovi investimenti».
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