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Frosinone

Congresso Pd destinato a slittare. Stallo ancora difficile da sbloccare

Ma il commissario ad acta Federico Gianassi continua a cercare una soluzione

Congresso Pd destinato a slittare. Stallo ancora difficile da sbloccare

Il congresso si farà. Ma non entro il 30 giugno, visto che è complicato pensare che in venti giorni possano celebrarsi le assemblee di tutti i circoli. Ma anche perché prima bisognerà definire la situazione del tesseramento. Il deputato Federico Gianassi, commissario ad acta per il tesseramento del Partito Democratico di Frosinone, sta ultimando il primo giro di “consultazioni” con tutti i protagonisti locali. Più di quattro mesi fa la commissione regionale di garanzia ha stabilito che il tesseramento del 2024 può ritenersi valido ai fini dell’iscrizione, ma non per determinare la platea congressuale. Da quel momento in poi lo stallo si è rivelato insuperabile. Al momento della nomina Federico Gianassi ha detto: «Mi metto al lavoro per sostenere il percorso di ripartenza e rilancio della nostra comunità politica di Frosinone. Mi confronterò subito con il territorio per provare a costruire insieme a loro la strada migliore per restituire alla nostra comunità politica il protagonismo che merita. Sono convinto di trovare responsabilità e generosità da parte di tutti per il raggiungimento di questo obiettivo comune». È quello che sta facendo: confrontarsi con i protagonisti del territorio. La finestra congressuale si chiude il 30 giugno. Resta da capire se, dai vertici nazionali del partito, potranno esserci deroghe. Oppure se magari si aprirà una nuova possibilità in autunno.

Sul piano politico la situazione è definita. I candidati alla segreteria sono due. Da una parte Achille Migliorelli, sostenuto da AreaDem di Francesco De Angelis e da Parte da Noi di Danilo Grossi. Dall’altra Luca Fantini, appoggiato da Rete Democratica di Sara Battisti ed Energia Popolare di Antonio Pompeo. In ogni caso appare evidente che senza una soluzione di tipo “politico” non è semplice sbloccare la stagione congressuale. Fra l’altro nelle altre province del Lazio i Democrat stanno procedendo con soluzioni comunque “governate” anche quando non sono condivise. La situazione della federazione di Frosinone è un’eccezione sotto questo punto di vista. Considerando che il muro contro muro tra le “correnti” è iniziato a dicembre 2024, sono sei mesi che il Pd è fermo al palo. Neppure la vittoria alle elezioni comunali di Ceccano ha prodotto una dichiarazione congiunta.

Indicato dalla segretaria nazionale Elly Schlein, la nomina di Federico Gianassi è stata approvata all’unanimità dalla Commissione nazionale di garanzia. E quindi votata in sede di direzione nazionale. Vuol dire che ha una legittimazione politica chiara all’interno di un partito che in provincia di Frosinone ha la necessità di rimettersi in moto. Pensiamo a quello che poi succede nei singoli territori. A cominciare dal Comune capoluogo, dove il circolo Dem da mesi è in una sorta di “punto morto”. Peraltro in un momento nel quale il gruppo consiliare sta tenendo con determinazione il ruolo di opposizione ad una maggioranza di centrodestra in evidente difficoltà.

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