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Andrea Querqui prepara il primo discorso da sindaco. Le reazioni degli sconfitti

Gli avversari commentano i risultati tra propositi di rilancio, distinguo e qualche omissione

Andrea Querqui prepara il primo discorso da sindaco. Le reazioni degli sconfitti

Il neo sindaco di Ceccano Andrea Querqui

Andrea Querqui mette a punto il suo primo discorso ufficiale da sindaco che pronuncerà domani, alle 18.30 in piazza Municipio, per la Festa della Repubblica. Un passaggio istituzionale che inaugura simbolicamente la nuova consiliatura archiviando definitivamente la lunga e velenosa campagna elettorale. La vittoria di Querqui al primo turno lascia sul campo parecchi sconfitti. C’è chi la prende con filosofia e chi con rabbia. Non mancano qualche lucida analisi e sparuti mea culpa.

Manuela Maliziola non ha rimpianti sull’8,98% raccolto dala sua coalizione: “In questa campagna elettorale non ci siamo risparmiati - scrive su Facebook - Abbiamo preferito essere meno social e più sociali, facendo una politica porta a porta e tra la gente”. Maliziola sarà all’opposizione, ma con spirito collaborativo: “Ringrazio di cuore tutte le cittadine ed i cittadini che hanno accordato la loro fiducia, ai candidati ed a me, consentendomi di sedere tra i banchi di minoranza nel consiglio comunale, per continuare a lavorare per il bene di Ceccano. Portando avanti le nostre battaglie e le nostre proposte per migliorare il futuro della nostra città”.

Tra gli sconfitti, anche Fabio Giovannone si mostra comunque soddisfatto del 14,57% avuto dalla sua coalizione: “Il nostro progetto ha tenuto testa a quello sostenuto da due partiti come FdI e Lega - scrive su Facebook - È la dimostrazione che non esisteva un solo centrodestra ufficiale in questa tornata elettorale. Aver creato una nuova area e coalizione è una grande vittoria”.

Fratelli d’Italia vede nel 20,58% ottenuto dal centrodestra con la candidatura a sindaco di Ugo Di Pofi un caposaldo per guardare con fiducia al futuro: “Si riparte da chi ha avuto coraggio, da chi ci ha messo la faccia anche quando non era facile farlo - scrive il partito del presidente cittadino Rino Liburdi in un post - La neo eletta Ginevra Bianchini rappresenta un segnale forte e identitario per tutto il centrodestra a Ceccano. Un risultato che è il frutto di anni di impegno, coerenza e militanza, sempre sotto la guida dell’onorevole Massimo Ruspandini. Un percorso che non si è fermato davanti alle difficoltà, ma che oggi guarda al futuro con determinazione, spirito costruttivo e amore per la propria comunità. Si riparte con fiducia, anche alla luce di un dato importante: 2.254 preferenze ottenute complessivamente dal gruppo dirigente del partito, distribuite nelle tre liste di riferimento”.

In uno dei suoi video solcial, Stefano Gizzi non commenta il deludente 1,34% ottenuto dalla Lega ma ringrazia Di Pofi argomentando: “Tutti salgono sul carro del vincitore, ma Ugo ha dovuto tirare un carretto senza ruote. Lo ha fatto con pazienza e soprattutto ascoltando i cittadini. Questo ascolto dei cittadini va a suo favore. Sul centrodestra il discorso andrà fatto a freddo, ma una cosa si può dire: la crisi politico-amministrativa del centrodestra è esplosa il 24 ottobre ma era già latente. Una riflessione andrebbe fatta anche su questo. Noi saremo una voce critica fuori dal Consiglio”. Neanche l’onorevole Ilaria Fontana fa cenno al misero 1,84% ottenuto dal M5s e si limita a commentare la vittoria di Querqui: “Che gioia immensa - scrive sul suo profilo social - Quando un progetto è credibile, il resto viene da sé. Ceccano è libera, finalmente”.

Il Pci prende atto del 3,28% a cui si è fermato il candidato sindaco della sinistra Luigi Mingarelli, ma rilancia la sua battaglia politica: “Confermiamo, con la segretaria Antonietta Vasetti, il nostro impegno per un Comune moderno, che ampli i diritti e sostenga i cittadini in difficoltà con adeguate politiche per il lavoro, per la cultura e per l'ambiente, sempre garantendo equità e partecipazione. Proseguiamo la costruzione di un presidio politico serio, rigoroso e trasparente che irrobustiremo in tutte le lotte sociali e sindacali”.

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