Il punto
31.05.2025 - 12:08
Il deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia
«La valutazione dell’agenzia Moody’s certifica l’ottimo lavoro che sta portando avanti la giunta regionale di centrodestra guidata da Francesco Rocca». È netto il giudizio del deputato Paolo Trancassini, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Come è noto Moody’s ha certificato il miglioramento dell’outlook della Regione da “stabile” a “positivo” confermando il rating a Baa3. Un giudizio che premia il Lazio per il secondo anno consecutivo.
Rileva Trancassini: «Si tratta di studi sviluppati su parametri attendibili e di lungo periodo. Peraltro per anni la sinistra ha considerato le valutazioni delle agenzie di rating assolutamente inoppugnabili. È anche per questo che rimango stupito (è un eufemismo) dalle loro prese di posizione. Perché sembrano arrivare da chi negli ultimi anni è vissuto su Marte. Molte delle situazioni sulle quali attaccano sono state gestite da loro quando hanno amministrato la Regione Lazio per dieci anni. Per non parlare del Governo nazionale. Diciamo la verità: per quanto tempo il centrosinistra ha guidato il Paese senza aver mai vinto le elezioni? Quante volte gli esecutivi presieduti da “tecnici” alla fine altro non hanno rappresentato che un modo per la sinistra di governare comunque il Paese? Il centrodestra ha lanciato una sfida nuova, di tipo politico. Sulla scorta delle vittorie elettorali alle politiche di settembre 2022 e alle regionali del Lazio di febbraio 2023. In entrambi i casi sono stati presentati dei programmi precisi, indicando un metodo di governo. Il centrosinistra, invece di raccogliere la sfida e di presentare delle proposte alternative, cosa fa? Assume posizioni critiche su tematiche che il centrodestra ha “ereditato” dalle loro gestioni. Poi diciamo la verità: alla Regione Lazio l’assessore al bilancio Giancarlo Righini ha avviato una politica di risanamento dei conti e di diminuzione del debito. Puntando sul rigore. È sotto gli occhi di tutti. Mi pare che i risultati gli stanno dando ragione. Quando il centrodestra ha vinto le elezioni e si è insediato alla guida della Regione, il debito ammontava a 22,6 miliardi di euro. Adesso si è già ridotto di 1,5 miliardi di euro e l’assessore al bilancio Giancarlo Righini ha detto che entro la fine della legislatura, si scenderà sotto quota 19 miliardi di euro. Insomma, cosa altro bisogna aggiungere?».
Poi Paolo Trancassini sposta l’attenzione sul piano nazionale. Rilevando: «Anche quanto successo alla Camera in questi giorni è indicativo dell’approccio che hanno le opposizioni di centrosinistra. Con l’approvazione del Decreto Sicurezza, questo Governo e questa maggioranza dimostrano che le promesse si mantengono, e che la sicurezza dei cittadini e il sostegno alle forze dell’ordine vengono prima di tutto. Basta zone franche, basta impunità, basta illegalità diffusa. Abbiamo dato una risposta politica a chi non riesce a dire una parola sui violenti che assaltano poliziotti e carabinieri nelle piazze delle nostre città, a chi alimenta il lassismo dell’accoglienza senza regole, a chi ritiene che il diritto alla casa passa per le occupazioni degli immobili. La sinistra grida allo scandalo ma è solo “stizza” per aver perso il contatto con il Paese reale: gli italiani chiedono sicurezza, legalità e rispetto delle regole e noi gliele stiamo restituendo, con un’azione di governo concreta, coerente e responsabile».
Aggiunge Trancassini: «I numeri del sondaggio dell’istituto demoscopico Noto, pubblicato dal quotidiano Il Tempo, sono inequivocabili: le misure del governo Meloni godono del sostegno anche di una fetta consistente degli elettori dei maggiori partiti di opposizione. E il risultato è sorprendente, ma solo per chi vive fuori dalla realtà». Continua Paolo Trancassini: «L’85% degli elettori del Pd e l’83% di quelli del M5S approvano il rimpatrio comminato efficacemente dal ministro Piantedosi ai tre molestatori del Concertone del Primo Maggio. Il 24% degli elettori Pd e il 28% dei 5 Stelle, percentuali di tutto rispetto, sono favorevoli ai centri per migranti in Albania, spesso demonizzati dai partiti di riferimento come fossero un’aberrazione giuridica. E addirittura l’87% dei votanti Pd sostiene l’inasprimento delle pene contro chi truffa gli anziani, mentre il 60% degli elettori del M5S è favorevole all’arresto in flagranza per chi provoca lesioni gravi a pubblici ufficiali, misure queste previste dal tanto vituperato (da loro) decreto Sicurezza».
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