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Frosinone

Ares 118, un servizio lungo vent’anni

Nella Sala Teatro della Asl le celebrazioni per l’anniversario dell’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria. Il direttore generale Mostarda: «Un impegno quotidiano per rispondere a una domanda di salute sempre più complessa»

“Sulle strade delle nostre città, nelle nostre case, nelle scuole o negli uffici... Ovunque ci sia una vita da salvare arrivano loro”. Potrebbe cominciare così una storia di supereroi, ma questa è una storia vera e i protagonisti sono gli uomini e le donne di Ares 118.

L’Azienda regionale per l’emergenza sanitaria quest’anno compie venti anni e, in occasione delle celebrazioni per questo importante traguardo, ieri, nella sala Teatro dell’Asl di Frosinone, ha presentato i risultati raggiunti e individuato sfide per il futuro.

«Ares è un adolescente quasi maturo – ha detto il direttore generale Narciso Mostarda – e si sta avvicinando a grandi passi a essere un’azienda diversa». Nel corso del convegno “Presente & Futuro
dell’Emergenza Urgenza”, Mostarda ha ripercorso, dunque, la storia dell’Azienda, tracciando il profilo di un sistema che in due decenni è cresciuto e si è evoluto ma che ha bisogno di un’ulteriore spinta per assolvere in maniera ancora più rapida ed efficiente alla propria missione. E questa, spinta può e deve arrivare dall’innovazione tecnologica.

«Siete soli, per strada, negli scenari più difficili, dalle esplosioni ai grandi incidenti, ma anche nell’intimità delle case – ha detto Mostarda rivolgendosi agli operatori degli equipaggi di soccorso – Questa è la vera prossimità. E l’esperienza extraospedaliera è ancora sottovalutata: è un lavoro ad altissima responsabilità che merita più riconoscimento, non soltanto economico. La tecnologia – ha proseguito – oggi consente di non lasciarvi soli. Le app che permettono di entrare virtualmente nelle case delle persone, trasmettendo immagini direttamente alle centrali operative, rappresentano solo l’inizio dei progressi che possiamo ottenere. Con l’autorizzazione del paziente, basta un clic e la centrale può vedere in tempo reale ciò che accade sul posto, attivando immediatamente una consulenza qualificata, riducendo i tempi di valutazione, accelerando la stabilizzazione e migliorando gli esiti dell’intervento».

Fondamentale in questo contesto l’unione con l’Azienda sanitaria locale di Frosinone. «Questa giornata – ha commentato il direttore generale dell’Asl di Frosinone Arturo Cavaliere – celebra la piena sinergia tra l’emergenza territoriale e i nostri presidi ospedalieri. È fondamentale che tutti i professionisti coinvolti possano operare in modo coordinato ed efficace, integrando competenze e risorse per garantire risposte rapide e appropriate ai cittadini. Ospitiamo con orgoglio la sede provinciale dell’Ares 118 di Frosinone e Latina – ha aggiunto – e, sempre di più, orienteremo i nostri interventi, anche di tipo strutturale, per assicurare migliori condizioni di lavoro e un maggiore comfort all’Ares per migliorare il contesto lavorativo dei nostri professionisti».

I dati
La Centrale operativa regionale di emergenza sanitaria (Cores) Lazio Sud, che coordina i soccorsi nelle province di Frosinone e Latina, si conferma un presidio essenziale per l’intero territorio. Con circa 464 mila abitanti, la provincia di Frosinone rappresenta uno dei contesti in cui l’attività dell’Ares 118 è più intensa. Complessivamente gli interventi di soccorso gestiti, che si configurano quando viene attivato il 118 in risposta alle richieste di aiuto, nel 2024 sono stati 91.771, pari al 18,3% del totale regionale.

Le missioni totali, invece, che indicano il numero di mezzi effettivamente inviati per rispondere a ciascun intervento, sono state 113.045, pari al 18,9% del totale regionale.
«Questi dati – ha commentato il direttore generale Mostarda – raccontano l’impegno quotidiano di un sistema che risponde a una domanda di salute sempre più complessa. La differenza tra interventi e missioni rivela quanto spesso sia necessario dispiegare più mezzi e più professionalità per garantire un soccorso adeguato. È un lavoro che richiede organizzazione, competenza e capacità di agire in tempi rapidissimi. Voglio ringraziare tutti gli operatori per la dedizione con cui ogni giorno garantiscono un servizio essenziale. Continueremo a investire per rendere il sistema sempre più moderno ed efficiente».

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