Spazio satira
L'intervista
16.05.2025 - 13:00
L'assessore Laura Vicano
Servizi a portata di click e una città sempre più smart. Questo l’obiettivo perseguito dall’assessorato alla Digitalizzazione, Smart city e Innovazione tecnologica del Comune di Frosinone, in capo a Laura Vicano. A quasi un anno dall’assegnazione delle deleghe, l’assessore spiega nel dettaglio i progetti già in essere e quelli in programma.
Assessore, fra i progetti di digitalizzazione finanziati con i fondi del Pnrr la creazione di un nuovo sito Internet del Comune. Quali sono le novità?
«Il nuovo sito verrà rilasciato a breve e sarà più accessibile e trasparente. Attraverso il nuovo portale i cittadini potranno prenotare appuntamenti con i diversi uffici e inviare segnalazioni. Per guidare il cittadino all'utilizzo del nuovo sito, inoltre, saranno disponibili anche dei video tutorial».
Fra le attività portate a compimento, invece, l’attivazione dell’identità digitale. Come funziona?
«Il Comune attualmente è autorizzato al rilascio dello Spid ed eroga direttamente il servizio. È possibile effettuare una prenotazione e recarsi negli uffici del Comune, dove ci sono figure preposte all’attivazione sistema pubblico di identità digitale».
Il progetto sui cosiddetti facilitatori digitali sta proseguendo?
«Certamente, è un progetto avviato prima della mia nomina, che stiamo portando avanti con ottimi risultati. Per questo progetto, infatti, è previsto il raggiungimento di obiettivi minimi e siamo perfettamente in linea».
Vuole ricordare qual è il ruolo di queste figure?
«I facilitatori hanno il compito di avvicinare i cittadini al digitale, aiutandoli, quindi, in caso di difficoltà nell’approccio alle nuove tecnologie. Operano nei centri per gli anziani, affiancandoli, per esempio, nell’utilizzo di Internet, della posta elettronica o nella gestione delle prenotazioni online».
Quali sono le novità in termini di comunicazione ai cittadini?
«Un’attività alla quale tengo molto riguarda il ripristino del canale Youtube del Comune. È un progetto che mi sta molto a cuore perché punta a superare una comunicazione meramente istituzionale per parlare ai cittadini non più soltanto del Comune in quanto ente, ma della città in modo esperienziale, attraverso video che raccontino Frosinone oltre l’aspetto burocratico. Inoltre verranno posizionati nei punti strategici anche dei nuovi pannelli informativi informa-città di ultima generazione».
E in termini di valorizzazione del patrimonio cittadino?
«Stiamo realizzando l’iniziativa “Dai muri alle mura”, che prevede la digitalizzazione dei pannelli informativi sulle mura cittadine. Saranno collocati nei principali punti d’interesse e dotati di QR code, attraverso il quale si potrà accedere a contenuti storici tramite smartphone, tablet o pc».
Perché questi servizi siano agevolmente fruibili dai cittadini c’è bisogno di adeguate infrastrutture digitali. Cosa state facendo in merito?
«Abbiamo potenziato la rete internet comunale, passando da cento mega a un giga, con un risparmio annuo stimato di circa 20.000 euro. Inoltre, stiamo migrando atti e documenti comunali su cloud, migliorando sicurezza e efficienza».
Avete già introdotto strumenti digitali con impatto immediato sulla vita quotidiana dei cittadini?
«Sì, un esempio è il sistema eliminacode installato nell’ufficio anagrafe, che sta già dando buoni risultati. I cittadini ne stanno facendo uso e sembrano apprezzarne l’efficacia».
Quando si parla di smart city, uno degli aspetti più importanti è la sicurezza e in tal senso è fondamentale la videosorveglianza. Quali interventi state attuando in questo ambito?
«Abbiamo avviato la sostituzione delle telecamere non funzionanti e di quelle che sono ormai obsolete con dispositivi di ultima generazione. Alcune di queste avranno anche funzioni specifiche come il targa system o la funzione di monitoraggio per studiare i flussi del traffico. Questo lavoro viene svolto in sinergia con la polizia locale, che individua i punti critici da monitorare».
In merito al rapporto Smart City Index che posiziona Frosinone al 78° posto, qual è la sua opinione?
«Bisogna considerare che, a differenza di quanto suggerito dal nome, si tratta di un report che include tantissimi parametri che esulano dalla digitalizzazione in senso stretto, coinvolgendo aspetti ambientali e sociali su cui non interveniamo direttamente. Tra l’altro non riflette i cambiamenti in corso. Preferisco quindi concentrarmi sul lavoro che stiamo facendo oggi per rendere Frosinone una città davvero smart e vicina ai suoi cittadini».
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