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Frosinone

La coalizione che verrà. Forse

Le richieste di Fratelli d’Italia sulla mobilità produrranno in ogni caso delle scelte determinanti

mastrangeli tagliaferri

Il sindaco Riccardo Mastrangeli e il presidente dell'aula Massimiliano Tagliaferri

Il Sindaco non ha risposto (perlomeno non ufficialmente) alla richiesta del gruppo di Fratelli d’Italia. La domanda è: lo farà nelle prossime settimane oppure... si affretterà con calma? Si tratta di un tema importante. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Franco Carfagna ha evidenziato punti di primo piano. E lo ha fatto consapevole di guidare il gruppo più numeroso (5 consiglieri) del primo partito a livello nazionale, regionale, provinciale, comunale. E non è un segreto per nessuno che FdI in questi trentaquattro mesi di consiliatura ha rappresentato la “guardia pretoriana” del primo cittadino.

Ricordiamo alcuni temi toccati da Fratelli d’Italia. Iniziando dal futuro assetto della Stazione: «C’è una mozione votata all’unanimità dal consiglio comunale su piazzale Kambo. Ripartiamo da quella». Non è la posizione di Mastrangeli. Sempre sulla mobilità: «Frosinone è una città con una spiccata vocazione al pendolarismo, sia verso l’esterno (per chi va a lavorare fuori), che verso l’interno, di tutti coloro che dai paesi limitrofi si recano nel capoluogo ogni giorno per i più svariati motivi. Alimentando quindi un’importante economia. Nella sostanza proponiamo al Sindaco di alleggerire il disagio dei cantieri mantenendo una mobilità fluida». Quindi, sulla posizione di Forza Italia, FdI ha affermato: «I consiglieri “azzurri” chiedono un azzeramento della giunta e di certo non è un tabù. Anche se noi riteniamo propedeutico un aggiustamento dell’azione amministrativa. Su alcuni temi programmatici c’è bisogno di una nuova condivisione, sia nella sostanza che nel metodo».

Parole fin troppo chiare. Però Riccardo Mastrangeli non ha mai cambiato l’impostazione programmatica sul Piano urbano della mobilità sostenibile e perfino in queste ultime settimane ha fatto capire che andrà avanti secondo quanto deliberato. Inevitabilmente la questione numerica e politica sono due facce della stessa medaglia. Il bilancio è stato approvato con 17 sì. Certo Mastrangeli potrà contare sull’asse con la Lista Marzi (4), che sul documento contabile si è astenuta. Ma in ogni caso senza i 5 “sì” di Fratelli d’Italia lo scenario cambierebbe.

Poi c’è la posizione dei “dissidenti”. Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega) hanno votato no al bilancio. Sulle tematiche sollevate da Fratelli d’Italia i tre potrebbero essere d’accordo. Mentre per quanto concerne Forza Italia (il gruppo ha ora 3 consiglieri: Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo e Christian Alviani), semplicemente non possono essere queste le condizioni politiche per una ricomposizione del centrodestra al Comune di Frosinone. I 3 di FutuRa (Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone) sono ormai all’opposizione.
In realtà lo snodo sarà rappresentato dalla convocazione o meno del tavolo del centrodestra. Il punto di vista di Riccardo Mastrangeli è il seguente: l’opzione può anche starci, ma senza rinunciare all’apporto di chi è arrivato dalle file dell’opposizione.

Il riferimento è ad Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico). E naturalmente all’asse programmatico con la Lista Marzi: Domenico Marzi, Alessandra Mandarelli, Carlo Gagliardi, Armando Papetti. Su questo tipo di schema Forza Italia non è d’accordo. Mentre Fratelli d’Italia ha acceso i riflettori su argomenti centrali del programma amministrativo. I fatti dicono che il Sindaco non è mai andato “sotto” in consiglio comunale. Trovando sempre i numeri. Ma il confronto con Fratelli d’Italia è un’altra partita.

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