Cerca

Frosinone

L’azzeramento può attendere. E il centrodestra rimane al palo

Rimane in salita il percorso per una ricomposizione tra Mastrangeli e Forza Italia

L’azzeramento può attendere. E il centrodestra rimane al palo

Nessun azzeramento della giunta. Non rientra nelle priorità del sindaco Riccardo Mastrangeli. Sul piano politico vuol dire che una ricucitura con Forza Italia è sempre più complessa. Il primo cittadino non chiude la porta, ma è evidente che il percorso è quantomai in salita. Adesso gli “azzurri” hanno un gruppo consiliare di tre esponenti: Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo e Christian Alviani. Quest’ultimo (eletto nella Lista Ottaviani) ha votato sì al bilancio, ma è complicato che possa continuare a votare con la maggioranza. Il che vuol dire che la coalizione che sostiene Mastrangeli può contare su 16 esponenti su 33. Non sarà un problema, neppure se si dovesse continuare a svolgere le sedute consiliari in prima convocazione. Intanto perché c’è comunque un’apertura programmatica da parte della Lista Marzi (4 consiglieri). Inoltre in trentaquattro mesi mai la maggioranza è andata “sotto”. C’è però uno scenario che andrà verificato.

Sei “dissidenti” eletti nel centrodestra hanno votato no al documento contabile: Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli) e Giovanni Bortone (eletto nella Lega). Voto contrario al bilancio da Pd e Psi. I quali contano, rispettivamente, 3 e 1 consigliere. Vuol dire che c’è una platea potenziale dell’opposizione di 10 consiglieri. La maggioranza è a 16. Restano la Lista Marzi (4) e Forza Italia (3). Ma il punto politico vero è rappresentato dalla coalizione di centrodestra. Perché Frosinone è un capoluogo di provincia, che ha un proprio peso nello scacchiere regionale. Alle prossime elezioni comunali mancano poco più di due anni. Non è tantissimo. Per quanto concerne il livello locale, non sembrano esserci le condizioni per un accordo. Sul piano regionale, finora non si è mosso nessuno. E una cosa è certa: più tempo passa, più diventa difficile ipotizzare un punto di caduta condiviso.

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione