Anagni
23.03.2025 - 17:54
Il segretario nazionale Lorenzo Cesa con il neo coordinatore provinciale Andrea Fiorito
Andrea Fiorito è stato nominato nel ruolo di coordinatore provinciale dell’Udc. Con una mossa ponderata e calibrata, dopo incontri e considerazioni, l’onorevole Lorenzo Cesa, segretario nazionale del partito centrista, ha siglato una nota indirizzata al dottor Andrea Fiorito: “Consapevole della tua professionalità e dell’importante momento politico che stiamo attraversando, ho il piacere di conferirti l’incarico di coordinatore provinciale dell’Udc di Frosinone”.
La nomina gli è stata consegnata personalmente nella sede nazionale del partito. “Un sentito ringraziamento - ha detto Fiorito - va al segretario Cesa e al coordinatore regionale del Lazio e Sardegna, l’onorevole Regino Brachetti, con il quale fin da subito ho avuto un’intensa e proficua collaborazione”.
Andrea Fiorito, 50 anni il prossimo agosto, vanta una eccellente formazione universitaria in materie prestigiose, oltre a master specifici nel settore della pubblica amministrazione. Da alcuni anni è impegnato in politica, in prima fila nella lotta agli insediamenti pericolosi per l’ambiente e firmatario di iniziative e di ricorsi condivisi dai cittadini. “Da oggi - ha commentato - avrò l’opportunità di mettermi al servizio della comunità e poter portare avanti le mie idee in un partito saldamente collocato nel centrodestra, che affonda le sue radici in un glorioso passato ma si protende verso il futuro pur rimanendo ancorato a dei valori fondamentali come la famiglia, l’equità sociale, la giustizia e la moderazione”.
“Viviamo in una provincia meravigliosa, ricca di bellezze storiche, architettoniche e paesaggistiche - ha aggiunto Fiorito - Abbiamo il dovere di preservare tutto ciò e se possibile valorizzarlo al meglio. Proprio per questo motivo è fondamentale far tornare ai cittadini la fiducia nella politica e soprattutto la voglia di parteciparvi attivamente”.
Infine un segnale forte per tutti: “La politica ha il dovere di proporre soluzioni ai problemi del territorio, e non di cavalcare semplicemente il malcontento per usarlo a fini elettorali”.
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