Spazio satira
Economia
07.02.2025 - 11:00
Un incontro e un momento di confronto fra istituzioni, amministratori e imprenditori agricoli, ieri a Frosinone, per la presentazione delle opportunità offerte dal Csr Lazio, il Complemento regionale per lo sviluppo rurale per le annualità 2023-2027. La nuova programmazione prevede un investimento di circa 602 milioni di euro, di cui 245 milioni, pari al 40,7%, cofinanziati dal Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale.
A presentare i bandi e le opportunità per le imprese del settore l’assessore al Bilancio e all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini, insieme ai consigliere regionali Daniele Maura, membro della commissione Agricoltura, e Alessia Savo e ai dirigenti regionali dell’area. Nel corso del convegno hanno esposto gli aspetti tecnici e le modalità di accesso ai bandi il dirigente dell’Area decentrata Agricoltura di Frosinone Paolo Menna, Giovanni Ludovici, dottore forestale, e il dirigente della direzione regionale Agricoltura e Foreste Roberto Aleandri.
«L’agricoltura sta tornando ad acquisire centralità – ha commentato l’assessore Righini – E queste misure rappresentano una grande opportunità. Finalmente siamo riusciti a far partire in questa annualità la programmazione del nuovo complemento di sviluppo rurale – ha sottolineato – con 600 milioni di euro a disposizione degli agricoltori della nostra regione». Righini ha dunque spiegato le finalità e gli obiettivi principali delle misure. «Il primo – ha detto – è quello di garantire il ricambio generazionale, quindi l’accesso ai giovani agricoltori che sono sostenuti in maniera importante. Altro importante bando è quello legato alla sostenibilità ambientale e alla tutela della risorsa idrica. Un altro grande tema è quello relativo al benessere animale. Poi – ha aggiunto – la misura più rilevante è quella sugli investimenti volti a rendere le imprese agricole più competitive, con il bando più atteso». Quest’ultimo, infatti è volto a potenziare la competitività sui mercati delle aziende agricole e ad accrescere la loro redditività, migliorandone, al contempo, le performance climatico-ambientali.
«Sulle misure di investimento si gioca una parte importantissima per la competitività delle nostre imprese – ha aggiunto Righini – Abbiamo esattamente triplicato il contributo massimo possibile. I produttori e i venditori agricoli avevano necessità di sostenere investimenti importanti per rendere veramente competitive le loro imprese. Abbiamo portato il massimale al 2 milioni e mezzo per finanziamenti ammissibili sul Psr, per dare la possibilità di fare degli investimenti veri e rendere le nostre imprese agricole veramente competitive».
Nel suo intervento Daniele Maura ha definito il Csr una risorsa, soprattutto per i giovani agricoltori. «Poter investire in agricoltura – ha aggiunto – può creare occupazione e crescita del Pil provinciale». Presente all’incontro anche il deputato e responsabile del dipartimento agricoltura di Fratelli d’Italia Aldo Mattia: «Abbiamo un Pil molto alto legato all’agricoltura ma ancora più alto è quello che riguarda l'indotto che gira intorno a essa – ha sottolineato – Parliamo di meccanizzazione, informatica, innovazione dell'attività agricola. Fondamentali dunque – ha aggiunto – i finanziamenti che arriveranno attraverso il Csr, con particolare riguardo al rispetto dell'ambiente, ma soprattutto per l’agevolazione degli investimenti per l’imprenditoria giovanile».
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