Spazio satira
Regione Lazio
30.01.2025 - 11:00
L’assessore regionale al Bilancio Giancarlo Righini
La Regione Lazio torna protagonista a Bruxelles nel dibattito sulla politica di coesione europea. L’assessore al Bilancio, alle Politiche agricole e alla Programmazione economica, Giancarlo Righini, ha incontrato il commissario europeo agli Affari economici, Piotr Serafin, nell’ambito dell’iniziativa EURegions4cohesion. L’obiettivo è chiaro: ottenere maggiore flessibilità nell’utilizzo dei fondi di coesione, strumenti cruciali per finanziare gli investimenti infrastrutturali del territorio. La trasferta istituzionale ha visto la partecipazione della delegazione della Regione Lazio, guidata dal presidente Francesco Rocca, che in mattinata ha preso parte a un incontro con la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, il ministro per gli Affari europei Tommaso Foti e alcuni europarlamentari dell’Italia Centrale. Al centro del confronto, il futuro delle politiche di coesione e la necessità di un loro adeguamento alle sfide economiche e sociali attuali.
«Per la Regione Lazio è stata una giornata molto importante – ha dichiarato Righini al termine del vertice con Serafin – Siamo partiti da un debito regionale di 22,7 miliardi di euro, il più alto d’Italia. Dopo due anni di lavoro della giunta Rocca, siamo scesi a 21,3 miliardi, con l’obiettivo di scendere sotto i 20 miliardi entro il 2027. Questo significa che non possiamo contrarre nuovo debito e che gli investimenti infrastrutturali devono necessariamente passare attraverso i fondi di coesione. Per questo siamo qui, per chiedere alla Commissione Europea una maggiore flessibilità nel loro utilizzo».
L’assessore ha sottolineato come i cambiamenti climatici e le crisi economiche e sociali rendano necessaria una programmazione più elastica, in grado di rispondere rapidamente alle emergenze. «Le risorse devono poter essere riallocate in corso d’opera – ha spiegato Righini – restando all’interno delle grandi macroaree individuate, ma con la possibilità di spostarle dove servono di più. Un esempio? In caso di disastri ambientali legati a eventi climatici estremi, dovremmo poter utilizzare i fondi destinati alla tutela ambientale per la ricostruzione o la messa in sicurezza del territorio».
«L’incontro con Serafin è stato anche l’occasione per affrontare altre tematiche strategiche, come la sostenibilità ambientale, il rischio di spopolamento delle aree interne e la tutela delle risorse idriche. Le grandi città si espandono, mentre le aree interne si svuotano – ha sottolineato Righini – È necessario adottare politiche che contrastino questa tendenza, garantendo ai territori più piccoli gli strumenti per svilupparsi e per rimanere attrattivi». L’assessore ha infine ringraziato il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna e il ministro Tommaso Foti per l’attenzione rivolta al Lazio e alle sue necessità. «L’Europa deve considerare le Regioni come attori fondamentali nell’attuazione delle politiche comunitarie – ha concluso – Il Lazio è pronto a fare la sua parte, ma servono strumenti più efficaci per garantire uno sviluppo realmente sostenibile».
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