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Frosinone

La verifica passa dal Consiglio

Domani l’antipasto del question time, poi la seduta straordinaria “aperta” sui disagi dei pendolari. Appare incolmabile la distanza politico-amministrativa tra il sindaco Riccardo Mastrangeli e gli 8 “dissidenti”

La verifica passa dal Consiglio

I banchi della maggioranza

Domani il question time, vale a dire la risposta alle interrogazioni e alle interpellanze. Poi, oltre alla seduta ordinaria, dovrà essere definita la data dell’assemblea (aperta, straordinaria e urgente) con all’ordine del giorno un solo punto: “dibattito sui disagi dei pendolari e azioni concrete che intendono adottare la Regione Lazio e Rfi al fine di ridurre i disagi dei pendolari”. Una proposta che reca in calce le firme di Pasquale Cirillo, Maurizio Scaccia (Forza Italia), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (eletto nella Lega, partito del quale non fa più parte), Giovambattista Martino, Teresa Petricca, Francesco Pallone (FutuRa), Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari, Norberto Venturi (Pd), Vincenzo Iacovissi (Psi), Armando Papetti (Lista Marzi), Andrea Turriziani (Lista Marini). Vale a dire gli 8 “dissidenti” del centrodestra e 6 consiglieri eletti nelle opposizioni. Anche se Andrea Turriziani nel frattempo ha iniziato a far parte della coalizione che sostiene Riccardo Mastrangeli. Iniziative come questa potrebbero essere importanti per capire se potrà mai saldarsi un asse tra “dissidenti” e opposizioni. Non è semplice, ma bisogna pure ragionare in prospettiva.

Sul tavolo della maggioranza c’è la posizione del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri, che chiede soprattutto due cose: l’azzeramento della giunta e una verifica politico-amministrativa che punti al recupero dei “dissidenti”. Il sindaco Riccardo Mastrangeli non è d’accordo. Soprattutto per un motivo: su tematiche amministrative di prima fascia gli 8 “ribelli” sono su posizioni contrarie alle sue e al resto della maggioranza. Pensiamo al tracciato del Bus Rapid Transit ma pure alla completa pedonalizzazione della piazza della Stazione. Poi naturalmente c’è l’aspetto politico. L’attuale assetto della coalizione che appoggia il Sindaco è questo: 5 consiglieri di Fratelli d’Italia (tra i quali c’è Francesca Campagiorni, proveniente dal Polo Civico), 4 della Lista Ottaviani, 3 della Lista per Frosinone. Poi 1 della Lega, 1 della Lista Vicano. C’è quindi il sindaco Riccardo Mastrangeli, che è anche consigliere. Infine, i 2 eletti nell’opposizione: Andrea Turriziani (Lista Marini) e Claudio Caparrelli (Polo Civico).

La situazione però potrebbe cambiare ancora. Continua a circolare l’indiscrezione di possibili contatti di Christian Alviani con Fratelli d’Italia. Finora non ci sono state conferme ufficiali di alcun tipo. Se però dovessero esserci, allora FdI salirebbe a 6 e la Lista Ottaviani tornerebbe a 3. In una eventualità del genere potrebbero esserci richieste di un riassetto della giunta? Tematica complessa. Perché da un lato ci sarebbero quelli che spingerebbero affinché Mastrangeli prendesse atto dei nuovi equilibri. Ma dall’altro lato ci sarebbe chi inviterebbe il primo cittadino a tenere presente l’esempio della Regione Lazio, dove il Governatore Francesco Rocca ha tenuto la barra dritta sul risultato elettorale, non modificando la struttura della giunta e il “peso” dei partiti sulla base dei mutamenti nei gruppi.

Poi ci sono le opposizioni: Lista Marzi (4 consiglieri), Pd (3), Psi (1). Il punto non sembra essere quello di un diretto coinvolgimento in giunta. Quanto ad un ruolo istituzionale come la presidenza del consiglio comunale, vero che l’idea è stata avanzata e perfino sondata, su iniziativa di alcuni esponenti della maggioranza. Ma è altrettanto vero che tutti sanno come l’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti di Massimiliano Tagliaferri non andrebbe da nessuna parte. Perché non ci sono né le motivazioni né i voti. L’unico scenario percorribile potrebbe essere quello di un Governo del sindaco. Ma la domanda è: quando potrebbe essere avanzata da alcuni esponenti delle opposizioni una simile proposta? Prima o dopo il bilancio? Le condizioni indispensabili sono due: 1) l’impossibilità per Mastrangeli di andare avanti con l’attuale maggioranza; 2) il via libera dei gruppi del centrodestra. Per nulla scontato.

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