Spazio satira
Frosinone
28.12.2024 - 11:00
Sta per chiudersi un anno complesso e complicato sul piano politico. Riccardo Mastrangeli sta valutando se e quando effettuare la tradizionale conferenza stampa. Il punto è la prospettiva. Da un lato il Sindaco continua a tenere la barra dritta sul piano amministrativo. Ma sa che prima o poi dovrà risolvere il rebus politico. Per un motivo in particolare: Massimiliano Tagliaferri (Lista Ottaviani) è il presidente del consiglio comunale e uno degli esponenti “storici” della lunga stagione del centrodestra al governo del capoluogo. Il suo “strappo” non può essere ridimensionato, perché Tagliaferri si è astenuto sulla maggior parte delle delibere dell’ultima seduta. Rendendo evidente che in questo modo la nuova maggioranza che sostiene Mastrangeli si ferma a quota 16 (su 33).
A sorprendere è proprio la mancanza di iniziative politiche assunte per cercare di chiarire la situazione. Peraltro il 2024 è stato senza un attimo di tregua sul versante della coalizione di centrodestra uscita vincitrice dalle urne due anni e mezzo fa. Per esempio si è ufficializzata la frattura di Forza Italia: i consiglieri Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia sono passati all’appoggio esterno. Operazione che ha avuto il via libera del senatore e coordinatore regionale Claudio Fazzone e del segretario provinciale Rossella Chiusaroli. L’assessore Adriano Piacentini è rimasto in giunta come tecnico di fiducia di Mastrangeli. Peraltro con un ridimensionamento delle deleghe. Contemporaneamente si è allargato il solco con altri tre “dissidenti”: Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Giovanni Bortone.
I primi due eletti nella Lista Mastrangeli, il terzo nella Lega (partito dal quale poi è stato espulso). La verifica estiva si è conclusa con una fumata nera. Poi c’è il Gruppo FutuRa, che merita un discorso a parte. Ci sono due consiglieri che sono usciti dalla Lista Ottaviani, Giovambattista Martino e Teresa Petricca. Ma pure Francesco Pallone, entrato in aula nella Lista Mastrangeli. Peraltro Pallone ha rimesso la delega allo sport. In polemica con il Sindaco, la giunta e la maggioranza. Di FutuRa fanno parte anche due ex assessori: Alessandra Sardellitti e Maria Rosaria Rotondi. Anche il gruppo di FutuRa nella sostanza è posizionato sulla linea di confine tra l’appoggio esterno e l’opposizione. Soprattutto perché aveva posto un paletto preciso: nessuna apertura a consiglieri eletti nelle opposizioni. Poi è cambiato tutto e oggi la coalizione che sostiene Mastrangeli è composta altresì da tre esponenti che hanno concorso nella minoranza (peraltro sono decisivi): Francesca Campagiorni ha aderito al gruppo di Fratelli d’Italia (proviene dal Polo Civico). Mentre Andrea Turriziani e Claudio Caparrelli fanno parte, rispettivamente, della Lista Marini e del Polo Civico. Andrea Turriziani il 31 ottobre scorso è stato nominato coordinatore della “Democrazia Cristiana con Rotondi” per la provincia di Frosinone. Direttamente da Gianfranco Rotondi, leader della formazione politica ma pure parlamentare di Fratelli d’Italia. Insomma, il profilo politico della maggioranza è cambiato non poco.
Adesso si tratta di capire come procedere. La situazione più importante è quella che riguarda Massimiliano Tagliaferri. Il presidente dell’aula chiede una verifica con contestuale azzeramento di giunta. Con un successivo rimpasto parametrato su due-tre “caselle”. Riccardo Mastrangeli e l’intera maggioranza dovranno decidere il da farsi. L’eventuale piano “b” può passare soltanto da ulteriori “sponde” nelle opposizioni. A questo punto però la situazione va analizzata. In minoranza ci sono quattro consiglieri della Lista Marzi, tre del Partito Democratico, uno dei Socialisti. Intanto ci sono delle considerazioni politiche, che riguardano la posizione di Pd e Psi. Ma in ogni caso da qualche giorno si è ripreso a parlare dell’ipotesi di un “governo del sindaco”. Traduzione: Mastrangeli potrebbe presentarsi in aula e chiedere una sorta di impegno bipartisan che affronti alcune precise tematiche. Anche questa prospettiva però è ardua e complicata. Perché vorrebbe dire archiviare un’intera stagione di centrodestra. La sensazione forte è che partiti e gruppi della coalizione non siano d’accordo. Resta solo lo scenario di intese con i singoli consiglieri. In salita però. Ripida.
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