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Frosinone

Maggioranza, Mastrangeli e Tagliaferri. Guerra di nervi

Decisiva la seduta di Consiglio. Voci di un possibile riassetto di giunta. Ma il Sindaco potrebbe aspettare l’esito delle votazioni in aula

Maggioranza, Mastrangeli e Tagliaferri. Guerra di nervi

La seduta ordinaria del consiglio comunale è fissata per venerdì alle ore 19.30. Soltanto in prima convocazione. Occorrono 17 voti per mantenere il numero legale. La nuova maggioranza (formatasi sul voto per il rinnovo dell’ufficio di presidenza) può contare su 17 consiglieri. Ma potrebbe esserci un’assenza giustificata. Poi c’è l’aspetto delle votazioni delle delibere. Senza girarci troppo intorno: il presidente dell’aula Massimiliano Tagliaferri difficilmente voterà “sì” in assenza di segnali da parte del Sindaco. E per segnali Tagliaferri intende un rimpasto di giunta, magari a seguito di una verifica politica. Si può fare in due giorni? Dalle strette maglie del riserbo, alcune indiscrezioni filtrano. Secondo una ricostruzione Mastrangeli potrebbe procedere al riassetto di alcune deleghe immediatamente. Secondo un’altra versione, invece, il primo cittadino potrebbe aspettare l’esito della seduta di venerdì. Se la maggioranza dovesse andare “sotto” (mai successo in due anni e mezzo), allora sarebbe impossibile non prendere atto della situazione. Stesso discorso qualora dovesse mancare il numero legale. Ma se invece le delibere dovessero essere approvate, la prospettiva muterebbe.

Dicevamo di una maggioranza profondamente cambiata rispetto alle elezioni di giugno 2022. Otto consiglieri eletti nel centrodestra sono ormai ai confini tra l’appoggio esterno e l’opposizione: Pasquale Cirillo e Maurizio Scaccia (Forza Italia), Anselmo Pizzutelli e Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (che ha concorso nella lista del Carroccio, dal quale è stato espulso). Poi ci sono Giovambattista Martino, Teresa Petricca e Francesco Pallone. Nel frattempo tre esponenti delle opposizioni sono passati in maggioranza: Francesca Campagiorni (ormai in Fratelli d’Italia), Claudio Caparrelli (Polo Civico), Andrea Turriziani (Lista Marini). Tutte situazioni che dovrebbero essere tenute presenti qualora si arrivasse ad un azzeramento oppure ad un rimpasto di giunta. Per capire se c’è una volontà di “ricucire” con gli 8 “dissidenti”. Ma pure se nelle intenzioni di Mastrangeli c’è la volontà di dare una rappresentanza in giunta ai gruppi arrivati dalle opposizioni. A tale proposito va ricordato che Fabio Tagliaferri ha esplicitato la posizione di Fratelli d’Italia: nessuna delega al Polo Civico. Per la Lista Marini il discorso potrebbe essere diverso.

Massimiliano Tagliaferri ha più volte sottolineato come manchi un raccordo tra assessori e consiglieri. Dicevamo della situazione mutata rispetto a due anni e mezzo fa. Oltre alla presa di distanza degli 8 “dissidenti”, ci sono alcune situazioni. La Lista Ottaviani è scesa da 5 a 3 consiglieri: sono andati via Martino e Petricca. La civica esprime 2 assessori: Angelo Retrosi e Valentina Sementilli. La Lega è passata da 2 a 1 consigliere: l’assessore è Rossella Testa. Poi c’è la posizione di Adriano Piacentini, tecnico esterno di fiducia del Sindaco da luglio. Quando ci fu la rottura con Forza Italia. Da tenere presente inoltre che la giunta in questo momento è parametrata su otto assessorati. C’è la possibilità di prevederne un altro, il nono quindi. Peraltro non sono più state riassegnate le deleghe alla polizia locale.

In questo momento, però, la partita a scacchi è tra il sindaco Riccardo Mastrangeli e il presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri. La seduta consiliare sotto questo punto di vista sarà indicativa. Forse perfino decisiva. Nei giorni scorsi il vicesindaco Antonio Scaccia e i tre consiglieri della Lista per Frosinone hanno aderito all’associazione Noi con Vannacci, della quale adesso Scaccia è il coordinatore regionale. Ci sono dinamiche in evoluzione all’interno del centrodestra cittadino. Ora però riflettori accesi sulla seduta consiliare di venerdì. In prima convocazione.

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