Spazio satira
Frosinone
11.12.2024 - 12:30
«Siamo al giro di boa di una consiliatura che doveva essere caratterizzata dal nuovo Piano urbano della mobilità sostenibile. Ma in due anni e mezzo cosa è davvero cambiato? Intanto l’impianto di risalita è ancora fermo (abbiamo superato i quattro anni) e forse la nostra proposta di riattivare la “cabina” esistente, invece di insistere sul “raddoppio”, meritava maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione». Così Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd in consiglio comunale. Rileva: «Non c’è ancora il percorso definitivo del Bus Rapid Transit, che in ogni caso non entrerà in funzione prima del 2026. L’assetto delle piste ciclabili è notevolmente cambiato e andrebbe fatto uno studio serio su quanto davvero vengono utilizzate. Definire il traffico cittadino caotico è un eufemismo. I parcheggi non ci sono, nessuna riflessione viene avviata sulla sosta tariffata e sulle strisce blu. Non si capisce quale soluzione intenda assumere l’Amministrazione relativamente al parcheggio multipiano di viale Mazzini».
Poi aggiunge: «Nel frattempo il vorticoso cambiamento “perenne” dei sensi di marcia e di quelli unici ha letteralmente stravolto la viabilità cittadina. Davvero sarebbe arrivato il momento di mettere un punto ed effettuare una riflessione, magari in consiglio comunale. Perché nel frattempo i disagi e i malumori si sono moltiplicati in progressione geometrica. Penso ai piccoli e medi commercianti e alle tante attività che indubbiamente hanno pagato un prezzo altissimo alla cancellazione di posti auto e a direzioni di marcia mutate continuamente. Penso ai residenti e ai lavoratori che faticano a trovare un parcheggio».
Sottolinea Angelo Pizzutelli: «Poi inviterei tutti gli amministratori a verificare di persona il caos che c’è negli orari di entrata e di uscita delle scuole».
E argomenta: «Nessuno discute sull’esigenza che Frosinone si doti di un moderno Piano della mobilità. Ma in attesa che questo accada c’è un presente da fronteggiare e sinceramente si fatica a vedere un’azione di governo degna di questo nome. Tornando un attimo a via Marittima, per mesi c’è stato il senso unico. Con cartelli enormi che segnalavano la presenza di cantieri. Ma, a parte la realizzazione di una piattaforma per il futuro Brt, cosa è stato realizzato? E c’era bisogno di cambiare la viabilità? No. Continua a mancare un confronto con la città, con i quartieri, con i cittadini che abitano nelle varie zone e ne conoscono le esigenze. Sempre riguardo via Marittima: il sindaco Mastrangeli ha recentemente detto che il doppio senso resterà per sempre. Vuol dire che il Brt non passerà più in quell’area? Se è così, perché è stata costruita la piattaforma? Se invece il Brt transiterà in quell’area, come sarà possibile mantenere il doppio senso di marcia?».
Conclude l’esponente dei Democrat: «Dal 9 gennaio ci sarà una vera e propria rivoluzione al quartiere Scalo per i lavori di riqualificazione della zona (l’intervento è sicuramente da sottolineare in modo positivo). Anche qui però c’è un tema: raggiungere la stazione ferroviaria. Se in futuro l’area sarà totalmente pedonalizzata, come faranno i passeggeri? Dove dovranno parcheggiare? Quanti disagi dovranno sopportare? Credo che, appunto perché arrivati al giro di boa, si dovrebbero affrontare certi temi in maniera costruttiva e rapida. Ripeto: magari in consiglio comunale».
È chiaro che la presa di posizione del presidente del consiglio comunale Massimiliano Tagliaferri ha cambiato la prospettiva pure nel campo delle opposizioni. Un discorso a parte merita il gruppo del Pd, che conta tre consiglieri: Angelo Pizzutelli, Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi. Da tempo chiedono alla Federazione provinciale che le dinamiche politiche del capoluogo vengano messe al centro delle strategie del partito. Adesso c’è la stagione congressuale alle porte e la sensazione netta è che il Partito Democratico intende cambiare passo al Comune di Frosinone. Nessuno esclude più un’interruzione anticipata della consiliatura.
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