Spazio satira
Il punto
24.10.2024 - 10:54
Un intervento del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca durante il consiglio regionale
Ancora una fumata nera in consiglio regionale per l’approvazione del Defr, il Documento di economia e finanza. All’ordine del giorno anche la proposta di legge sulle “Misure per la semplificazione, modifiche a leggi regionali varie e disposizioni relative all’esecuzione degli impegni assunti col Governo”. La seduta è stata aggiornata a martedì 29 ottobre alle ore 11. Dunque il nodo non è stato sciolto. Il Partito Democratico aveva chiesto di stralciare un emendamento al Collegato di bilancio relativo alla costituzione di un nuovo soggetto competente sui parchi regionali. L’idea era quella di individuare un provvedimento di legge ad hoc e confrontarsi con l’assessore competente, Giancarlo Righini. Per poi votare la proposta. Dopo la sospensione della seduta e la riunione della conferenza dei capigruppo si è deciso però di aggiornare i lavori a martedì prossimo. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Daniele Sabatini ha detto: «L’opposizione ha diritto di fare ostruzionismo così come la maggioranza di portare avanti un provvedimento incardinato da tempo. Non è la maggioranza che sta tenendo bloccati i lavori del consiglio, ma è la minoranza che propone ordini del giorno su argomenti diversi. Nessuna delle forze di maggioranza, tutte presenti in commissione bilancio quando è stata presentata la proposta di emendamento al Collegato, ha mai pensato di non entrare nel merito della proposta. Con trasparenza ed equilibrio abbiamo presentato una proposta». Traduzione politica chiara: se dall’opposizione c’è la volontà di ritirare gli ordini del giorno, sarà più semplice approvare il Defr. Una presa di posizione che nella sostanza ha rappresentato un paletto preciso.
Daniele Leodori, consigliere regionale del Pd, aveva notato in aula: «Procedere con questo ritmo non credo sia un buon servizio. Per superare l’imbarazzo di tutti, visto che siamo qui da tre settimane, ribadisco l’opzione di fermarci, ragionare e magari presentare una proposta di legge che nel più breve tempo possibile può essere approvata da parte di tutti». Dopo le parole di Sabatini, però, ha notato Leodori: «L’intervento di Sabatini mi stupisce». Giorgio Simeoni, capogruppo di Forza Italia, ha dichiarato : «C’è la piena disponibilità da parte di FI per una discussione nel merito per uscire da una situazione che non favorisce nessuno». Per Mario Ciarla, capogruppo del Pd, «c’è una situazione particolare, soprattutto per i rapporti tra maggioranza e opposizione». A questo punto bisognerà capire cosa succederà in previsione della prossima seduta. Se cioè tra maggioranza e opposizione potrà essere riannodato il filo di un dialogo operativo per sbloccare l’impasse consiliare sul Defr.
Massimiliano Valeriani, consigliere del Pd, ha affermato: «Qui è tutto fermo, stanno a Chicago. Mentre la Regione è bloccata da una crisi politica di cui nessuno si occupa e da una condotta d’aula dilettantistica che da una settimana costringe il consiglio a discutere di ordini del giorno. Aspettiamo con trepidazione la fine della vacanza americana per capire come si risolverà questa “sceneggiata” che la destra porta avanti da mesi nel Lazio». Il riferimento è naturalmente alla verifica politica in corso nella maggioranza di centrodestra. A questo punto è probabile che sarà il presidente Francesco Rocca a prendere l’iniziativa. Come ha anticipato in aula più di una settimana fa. Rilevando: «C’è una verifica in corso tra le forze politiche della maggioranza, un dialogo serrato. Io non mi sento caporale di giornata ma sono consapevole della mia leadership e, quindi, sono nella condizione di dire ai partiti di trovare una soluzione: non è un fuggire dalle mie responsabilità ma un invito a trovare una composizione interna. Se non verrà trovata assumerò io i miei provvedimenti».
La situazione è nota: Forza Italia è passata da 3 a 7 consiglieri (8 considerando l’intergruppo con Noi Moderati), la Lega è scesa da 3 a 1. Entrambi i partiti esprimono 2 assessori. Le opzioni sul tavolo sono due: il potenziamento delle deleghe agli “azzurri” (con l’attribuzione dell’urbanistica e delle politiche abitative) oppure il terzo assessorato. La sensazione è che Rocca sia orientato a non stravolgere gli assetti numerici, rafforzando però FI. Poi dovranno essere i partiti ad accettare o meno.
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