Spazio satira
La situazione
12.10.2024 - 11:00
«Nel ribadire l’unità del centrodestra e sottolineando che l’attività della Regione Lazio non si è mai fermata i coordinatori regionali di tutti i partiti di maggioranza sono tornati a riunirsi per affrontare la questione dei mutati rapporti di forza all’interno del Consiglio regionale. Il tavolo, composto da tutti i coordinatori regionali, si riunirà a stretto giro nel comune e sereno intento di trovare soluzioni efficaci e costruttive tra le varie ipotesi in campo». È la nota con cui ieri i coordinatori regionali dei partiti del centrodestra hanno annunciato, in sostanza, che la riunione che doveva essere risolutiva è stata ancora una volta interlocutoria. E si rimanda tutto a lunedì, quando il tavolo del centrodestra tornerà a riunirsi. Lo stesso Consiglio regionale, incardinato ieri mattina e durato poco più di un’ora, tornerà a riunirsi lunedì alle 17 per discutere e approvare Documento di economia e finanza regionale Defr 2025.
Poco dopo le 15 di ieri si sono incontrati il coordinatore di Fratelli d’Italia Paolo Trancassini, il coordinatore di Forza Italia Claudio Fazzone, il coordinatore della Lega Davide Bordoni, il coordinatore della lista civica per “Francesco Rocca Presidente” Fabrizio Molina, il coordinatore di Noi Moderati Marco Di Stefano e il coordinatore dell’Udc Roberto Riccardi. Ma già prima del vertice la sensazione nei corridoi della Pisana era quella di un accordo ancora lontano dall’essere raggiunto. La situazione è di sostanziale stallo e l’intera giornata di ieri lo ha confermato. Una cosa però va detta: tutti sono d’accordo sul fatto che la crisi vada risolta e si andrà a oltranza in queste riunioni per trovare la quadra.
Negli ultimi giorni sul tavolo è tornata l’ipotesi di due settimane fa: urbanistica e cinema a Forza Italia, protezione civile alla Lega. Giovedì è emersa una possibile “variante”: urbanistica e politiche abitative a FI, protezione civile e cinema al Carroccio. La domanda è: con queste impostazioni si arriverà a dama? Stando all’esito di ieri, c’è ancora da lavorare. Di certo bisognerà vedere se il Carroccio accetterà di “cedere” due deleghe come l’urbanistica e le politiche abitative, entrambe gestite da Pasquale Ciacciarelli. Un doppio sacrificio enorme. Non è scontato. Davide Bordoni, coordinatore regionale della Lega, non ha mai scoperto le carte e ieri ha parlato di «riunione interlocutoria, vedremo lunedì». Poi c’è Forza Italia. Qui ci sono le anime romana e pontina, unite su un punto: il partito deve avere più peso negli equilibri. Oppure, come ha detto Fazzone, non c’è problema a dare appoggio esterno alla giunta Rocca. L’ultima indiscrezione circolata ieri è quella della possibilità di dare agli azzurri la vicepresidenza, senza altre deleghe. Ma Fratelli d’Italia non pare intenzionata a sacrificare alcuna posizione. Come si vede, è sempre stallo.
Il dibattito in Consiglio regionale
Ieri mattina comunque il Consiglio regionale è tornato a riunirsi dopo 71 giorni, come li ha contati la consigliera di Iv Marietta Tidei. Numero ripreso da molti altri consiglieri di opposizione e sul quale ha chiosato con una battuta calcistica il capogruppo di FdI Daniele Sabatini «per tanti 71 era il minuto di un derby, ora sarà quello dei giorni tra un Consiglio e l’altro». Per poi tornare serio e spiegare: «Non può essere imputata certamente al centrodestra la mancanza di trasparenza, visto che dei problemi in essere la cittadinanza è puntualmente informata. Ma questo tempo non è stato sprecato. Si tratta in fondo di aspettare solo fino a lunedì per avere il presidente Francesco Rocca in Aula e iniziare finalmente i lavori su questi provvedimenti che i cittadini attendono». Prima di lui erano intervenuti, oltre a Tidei, Claudio Marotta (Avs), Adriano Zuccalà (M5S) e Mario Ciarla (Pd). Le opposizioni hanno criticato i ritardi e stigmatizzato la crisi politica che attanaglia la maggioranza. «È persino superfluo spiegare le ragioni per le quali, dopo una sosta così lunga, alla ripresa dei lavori sia necessaria la presenza del presidente della Regione, che appare a questo punto non essere anche il capo della maggioranza» ha attaccato Ciarla. «Una maggioranza immobile nonostante numeri pesanti in Aula» ha concluso. Appuntamento a lunedì. Altra giornata (forse) decisiva.
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