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Frosinone

Scuola Pietrobono, il Consiglio vota all’unanimità

Il consiglio comunale vota per “salvare” la Media. Il riconoscimento dei debiti fuori bilancio passa con 18 voti. Tra i favorevoli anche i tre esponenti della Lista Marzi. Fuori dall’aula il resto dell’opposizione e i cinque dell’appoggio esterno

Scuola Pietrobono, il Consiglio vota all’unanimità

I banchi della maggioranza

Nessun problema per la maggioranza di centrodestra nella seduta ordinaria del consiglio comunale. Settanta minuti per approvare tutte le tredici delibere all’ordine del giorno. Il tema più importante era quello del riconoscimento di un debito fuori bilancio per l’acquisizione sanante del terreno sul quale è costruita la scuola media Pietrobono. Il punto, illustrato dall’assessore ai lavori pubblici Angelo Retrosi, è passato all’unanimità dei presenti. Andrea Turriziani (Lista Marini) ha detto: «Il presidente Draghi fece la differenza tra debito buono e debito cattivo. Ecco, il debito fuori bilancio per l’acquisizione sanante del terreno sul quale è stata costruita la scuola Pietrobono è ottimo. E infatti faccio i complimenti al sindaco Mastrangeli e all’assessore Retrosi». Sulla stessa lunghezza d’onda Marco Ferrara (Fratelli d’Italia), che ha ricostruito l’intera vicenda. Iniziata nel 1982.

Giovambattista Martino ha sottolineato che «il gruppo FutuRa voterà in modo favorevole». Poi ha argomentato: «Il nostro obiettivo è tutelare gli studenti, i docenti, i genitori. Al tempo stesso però rileviamo l’approssimazione e la superficialità con la quale negli anni questa vicenda è stata affrontata dalla classe governativa». Angelo Pizzutelli ha notato «che il Pd non farà mancare il proprio sostegno a una delibera finalizzata a garantire una scuola». Significativa la frase di Anselmo Pizzutelli: «Il gruppo Mastrangeli vota sì». Quindi ha aggiunto: «Mi auguro che la pratica sia stata preparata in modo impeccabile sul piano giuridico per i successivi passaggi che ci saranno».

Via libera pure alla modifica dell’articolo 2 del regolamento comunale dei centri sociali. Si è passati poi al punto numero 7: adesione del Comune di Frosinone in qualità di soggetto istituzionale aderente alla “Fondazione Gazzetta amministrativa della Repubblica italiana”. L’assessore Adriano Piacentini ha spiegato che l’argomento riguarda la formazione dei dipendenti. Angelo Pizzutelli, capogruppo del Pd, ha notato: «Nella delibera ho letto che si tratta di un’operazione a titolo oneroso e che l’associazione avrà un ufficio all’interno del Comune. Per il sottoscritto era preferibile affidarsi alla Consip». Piacentini ha risposto: «Il costo dell’operazione è assolutamente contenuto e con un’associazione del genere ci sarà la possibilità di un’interlocuzione più facile, più rapida e più operativa». La delibera è passata con 20 sì e 5 astenuti.

Quindi l’esame delle sei delibere relative al riconoscimento di altrettanti debiti fuori bilancio. Per una somma totale di circa 80.000 euro. L’assessore Adriano Piacentini ha illustrato le pratiche, rilevando che in diversi casi si tratta di sentenze della Cassazione: «Piuttosto complicato ipotizzare come poteva evolversi la vicenda». Pasquale Cirillo, consigliere di Forza Italia, ha dichiarato: «Prima si è parlato di debito buono e debito cattivo. In casi come questi direi che siamo in presenza di debiti pessimi. È mancata la programmazione. Serve una mappatura dei debiti fuori bilancio e soprattutto occorrono maggiori controlli». Domenico Marzi, capogruppo della civica che porta il suo nome, ha affermato: «Le considerazione del consigliere Cirillo sono condivisibili. Ma certo non si può votare contro il riconoscimento di questi debiti fuori bilancio.

Occorre salvaguardare il Comune come istituzione. Però rinnovo il monito di rafforzare la struttura amministrativa per evitare altre situazioni di questo tipo». L’assessore Piacentini ha chiosato: «Tutte considerazioni giuste. Ricordo solo a me stesso che il ricorso in Cassazione è della passata consiliatura». Per il sindaco Mastrangeli «le considerazioni di Marzi sono condivisibili». Il Consiglio ha approvato il riconoscimento dei debiti fuori bilancio con 18 sì, tra i quali quelli di Domenico Marzi, Carlo Gagliardi e Armando Papetti (Lista Marzi). Gli altri gruppi dell’opposizione fuori dall’aula. Così come erano assenti i 5 esponenti eletti nel centrodestra passati all’appoggio esterno: Maurizio Scaccia, Pasquale Cirillo (FI), Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega).

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