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Maggioranza, soglia di sicurezza. Grandi manovre a sinistra

Centrodestra mai andato sotto in aula in 26 mesi: il confine è questo

Maggioranza, soglia di sicurezza. Grandi manovre a sinistra

Oggi l’inaugurazione ufficiale di Largo Turriziani darà inizio ad una stagione amministrativa importante, che prevede anche l’ultimazione del rifacimento dei Piloni di via De Gasperi. Quindi c’è l’intervento per la piazza dello Scalo. Ma soprattutto la mobilità, con i riflettori accesi sul percorso del Bus Rapid Transit. Il sindaco Riccardo Mastrangeli è concentrato su questi aspetti. Naturalmente c’è il piano politico, ma ormai la linea che sembra essere passata è chiara: fin quando non in aula consiliare la maggioranza non andrà “sotto” (mai successo in ventisei mesi), il problema non si porrà.

In Consiglio con calma
Dopo la doppia seduta di fine luglio, con ogni probabilità l’attività in consiglio comunale riprenderà dopo la metà di settembre. Con lo schema solito: prima e seconda convocazione. Il centrodestra ormai conta su 17 consiglieri (compreso il sindaco) su 33. La composizione è la seguente: 4 di Fratelli d’Italia, 3 della Lista Ottaviani (ne ha persi 2), 3 della Lista per Frosinone, 3 di FutuRa, 1 della Lega, 1 della lista Vicano Sindaco. Poi c’è Cinzia Fabrizi. E naturalmente il primo cittadino Riccardo Mastrangeli. Mentre sono 5 gli esponenti eletti nel centrodestra che hanno annunciato l’appoggio esterno: Maurizio Scaccia e Pasquale Cirillo di Forza Italia, Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella (Lista Mastrangeli), Giovanni Bortone (Lega). Ma ci sono possibilità di una ricomposizione della maggioranza? No. Le polemiche al vetriolo e gli scontri degli ultimi mesi hanno completamente logorato sia i rapporti politici che quelli personali. Fra l’altro Riccardo Mastrangeli non ha concesso spazi sul versante del programma amministrativo.

Il centrosinistra
L’esito del congresso provinciale del Pd influirà molto anche sugli assetti e sulle prospettive del partito nel capoluogo. Vero che mancano tre anni alla scadenza della consiliatura, però il centrosinistra non può non porsi il problema della candidatura a sindaco. Non dopo tre sconfitte consecutive. Bisognerà capire quali saranno le strategie del capogruppo Angelo Pizzutelli, che fa costantemente segnare il record delle preferenze. Peraltro in due occasioni ha effettuato passi indietro sul versante della candidatura a sindaco, rispondendo alle richieste del partito. Complicato immaginare che possa ancora una volta cedere il passo. Più in generale l’intero gruppo dei Democrat (ne fanno parte altresì Fabrizio Cristofari e Norberto Venturi) da oltre un anno ha posto il tema della centralità del capoluogo nelle dinamiche del Pd. C’è quindi un altro versante, che conduce a Stefano Pizzutelli, che in passato è stato consigliere comunale e candidato sindaco con la lista Frosinone in Comune. Pizzutelli ha aderito al Pd dopo la vittoria di Elly Schlein alle primarie. È evidente che l’elezione di un segretario provinciale che fa riferimento all’area della Schlein potrebbe aprire scenari diversi anche per quanto concerne la candidatura a sindaco di Stefano Pizzutelli. Ma nel centrosinistra c’è soprattutto il tema della politica delle alleanze. Nel 2022 il Psi ha scelto una strada autonoma, puntando su Vincenzo Iacovissi come candidato sindaco. Vale la pena ricordare che Iacovissi effettuò un passo indietro nel 2017, quando il Pd scelse Fabrizio Cristofari. In ogni caso nel centrosinistra le distanze tra Democrat e Socialisti sono perfino cresciute. E almeno al momento non si vedono le condizioni per un quadro unitario. Poi c’è il capitolo relativo alle “civiche”: Lista Marzi (4 consiglieri), Polo Civico (2), Lista Marini (1). Difficile immaginare ciò che potrà succedere. Di certo l’unità emersa due anni fa non c’è più.

Le variabili
Tornando al centrodestra, la frattura con i 5 “malpancisti” è conclamata. E rumorosa. Per il resto bisognerà vedere quello che succederà sulle singole tematiche. Per esempio sull’impianto di cremazione. Riflettori accesi sul gruppo FutuRa, formato da Francesco Pallone, Giovambattista Martino e Teresa Petricca. Il primo eletto nella Lista Mastrangeli, gli altri due nella Lista Ottaviani. Non hanno rivendicato assessorati. Il sindaco Riccardo Mastrangeli ha la giunta come punto di riferimento. In consiglio comunale le delibere vengono comunque approvate: anche con 17, 16, 15, 14 voti. In seconda convocazione. Torniamo al punto di partenza: fin quando in aula la maggioranza non andrà “sotto”, non succederà nulla.

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