Spazio satira
Il dibattito
20.08.2024 - 11:00
Massimo Ruspandini, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia
«Fratelli d’Italia non arretrerà, su questo non ci sono dubbi». Così Massimo Ruspandini, deputato e vicecapogruppo di FdI alla Camera (oltre che presidente provinciale). A proposito del dibattito al calor bianco che si è sviluppato sulla vicenda mediatica che riguarda Arianna Meloni, responsabile della segreteria politica di Fratelli d’Italia. Secondo alcune indiscrezioni di stampa ad Arianna Meloni potrebbero esser fatte delle contestazioni di traffico d’influenze. Fatto sta che sul tema si è innescato un botta e risposta fortissimo, soprattutto tra maggioranza e opposizione. Rileva Massimo Ruspandini: «Pazzesco che chi ha governato fino ad oggi, senza la volontà popolare e mortificando il merito, attacchi Fratelli d’Italia alimentando la cultura del sospetto e del pregiudizio antipolitico».
Poi sottolinea: «Il solo obiettivo è quello ormai evidente di colpire il presidente del consiglio Giorgia Meloni e sua sorella Arianna, persona specchiata e dalle grandi doti politiche. Tuttavia Fratelli d’Italia non arretrerà di un millimetro onorando il mandato, chiaro, affidatoci dai cittadini, dalla maggioranza degli italiani. Piena solidarietà ad Arianna Meloni. Stiamo portando avanti un programma di governo legittimato dal voto popolare: non si tratta di un elemento di secondo piano. E siccome vogliamo lasciare un segno importante nel Paese, stiamo procedendo decisi sul terreno delle riforme. Ripeto: andremo avanti».
Una presa di posizione netta quella di Massimo Ruspandini. D’altronde la mobilitazione di Fratelli d’Italia è stata immediata e totale. Giorgia Meloni, presidente del consiglio, ha detto all’Ansa: «È uno schema visto e rivisto soprattutto contro Silvio Berlusconi. Un sistema di potere che usa ogni metodo e ogni sotterfugio pur di sconfiggere un nemico politico che vince nelle urne la competizione democratica. Hanno setacciato la vita mia e di ogni persona a me vicina senza trovare nulla per attaccarci. Se fosse vero che ora sono passati alla macchina del fango e alla costruzione a tavolino di teoremi per sperare in qualche inchiesta fantasiosa contro le persone a me più vicine, a partire da mia sorella Arianna, sarebbe gravissimo. Ma sarebbe anche un buon segno perché queste mosse squallide e disperate da parte della peggiore politica significherebbero solo che stiamo smontando il sistema di interessi che tiene in ostaggio l’Italia da troppi anni». Naturalmente diverso il giudizio delle opposizioni, che parlano di «vittimismo stantio». Lo scontro politico è destinato a proseguire.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione