Spazio satira
La situazione
15.06.2024 - 11:00
Dario Nardella, Francesco De Angelis, Daniele Leodori e Mauro Buschini
In tanti dall’oggi al domani hanno scoperto che la situazione era cambiata. Vale a dire che l’asse d’acciaio tra Francesco De Angelis e Sara Battisti non era più tale. Che un conto sono i rapporti personali, ma che invece la politica è un’altra cosa e ha le sue ragioni. Pochi giorni prima delle elezioni europee Francesco De Angelis, presidente regionale del partito e fondatore della corrente Pensare Democratico, ha dato un’indicazione forte e chiara alla sua componente: come terza preferenza si vota Dario Nardella. Mentre Sara Battisti (che proprio De Angelis aveva voluto al vertice della sua area) ha sostenuto Matteo Ricci.
Cosa succede ora
La vera partita che si sta giocando, però, è di dimensione regionale. Nei prossimi giorni Francesco De Angelis dovrebbe ufficializzare il passaggio della sua componente in AreaDem di Franceschini, alla quale fa riferimento pure Daniele Leodori, segretario regionale del partito. L’intesa tra Leodori e De Angelis è fortissima. Mentre la consigliera regionale Sara Battisti fa riferimento alla componente del deputato Claudio Mancini. Il dato delle europee in provincia di Frosinone vede il Pd al 17%. Percentuale decisamente più bassa rispetto a quella del Lazio (22,75%) e a quella nazionale (24,08%). In provincia di Frosinone ci sono state 7.211 preferenze per Dario Nardella e 3.036 per Matteo Ricci. Nel Lazio invece, ma il dato non è ancora definitivo, le preferenze di Nardella sono 47.701, quelle di Ricci 39.518. In Ciociaria in diversi stanno ancora metabolizzando una rottura politica clamorosa. Tra Francesco De Angelis e Sara Battisti, appunto. Bisognerà capire quanti seguiranno la consigliera regionale: finora lo hanno fatto il segretario della federazione Luca Fantini e il capogruppo alla Provincia Enrico Pittiglio. Per quanto concerne Francesco De Angelis, ha chiamato a raccolta tutti gli esponenti di Pensare Democratico. E confida che a seguirlo sarà la stragrande maggioranza. Molto attivi in questi giorni sia Adriano Lampazzi che Mauro Buschini. Sicuramente il momento della verità sarà quello del passaggio ufficiale ad AreaDem di Franceschini.
Il congresso
Il mandato del segretario Luca Fantini termina a fine luglio. Probabilmente il congresso si terrà in autunno, ma non si può escludere che possa essere anticipato. Specialmente se qualcuno prenderà l’iniziativa. Può anche darsi che Francesco De Angelis e Sara Battisti possano decidere di incontrarsi per definire un cronoprogramma che porti al congresso. Ma non è un’ipotesi scontata. Certo però Luca Fantini non sarà più il candidato di Francesco De Angelis. Tra le ipotesi che circolano in questi giorni c’è altresì quella di una possibile intesa tra Francesco De Angelis e Antonio Pompeo, con quest’ultimo che potrebbe concorrere per la segreteria della federazione. Al momento però è una semplice ipotesi. Antonio Pompeo, ex presidente della Provincia e già sindaco di Ferentino, ha sostenuto Dario Nardella dalla prima ora. Alle regionali dello scorso anno Pompeo ha ottenuto più di 15.000 preferenze, ma a conquistare il seggio è stata Sara Battisti (oltre 17.000). Chiaro che Francesco De Angelis dovrà tenere conto delle indicazioni dei suoi fedelissimi. In ogni caso gli scenari sono destinati a cambiare radicalmente sugli assetti della segreteria politica provinciale del partito. Se poi si dovesse arrivare ad una conta vera e propria è un altro discorso.
L’orizzonte regionale
Un anno fa Daniele Leodori è stato eletto segretario regionale con un vero e proprio plebiscito. Leodori ha sostenuto dall’inizio Elly Schlein ed è uno degli esponenti di punta di AreaDem di Franceschini. Già vicepresidente della giunta e presidente dell’aula della Pisana, ora è consigliere regionale. Oltre che segretario del partito nel Lazio. La situazione è cambiata, evidentemente pure all’interno del partito. Daniele Leodori sta facendo capire a tutti che è lui a dare le carte. L’asse con Francesco De Angelis va in questa direzione. In Ciociaria il Partito Democratico ha ottenuto il 13,99% alle politiche del settembre 2022 e il 22,66% alle regionali del febbraio 2023. Mentre alle europee del 2019 il 16,08% e nel 2024 il 17%. Fin troppo evidente che il Pd in Ciociaria ha problemi quando si tratta di intercettare il voto di opinione. Probabilmente però c’è anche un altro fattore da considerare. La mancanza di candidature locali eleggibili. Alle politiche non ci sono state nel 2018 e nel 2022, alle europee nel 2019 e nel 2024. Nei collegi plurinominali della Camera (blindati) sono stati eletti prima Claudio Mancini (2018) e poi Matteo Orfini (2022).
Ed è proprio la mancanza di sbocchi per questo tipo di competizioni è una delle ragioni che ha indotto Francesco De Angelis alla “strambata” sul piano interno. Alle regionali sono state le preferenze a fare la differenza: nel 2018 (l’anno del bis di Nicola Zingaretti) sono stati eletti Mauro Buschini e Sara Battisti, nel 2023 (successo di Francesco Rocca) seggio conquistato da Sara Battisti. L’elezione di Francesco Angelis al Parlamento europeo è datata 2009. Mentre correva l’anno 2013 quando Francesco Scalia e Maria Spilabotte venivano eletti al Senato. Undici anni fa. Decisamente troppi. Peraltro, dopo la sconfitta alle regionali dell’anno scorso, il Pd non esprime più i presidenti di enti intermedi strategici come il Consorzio industriale e la Saf. Senza dimenticare che a Frosinone, Alatri, Anagni e Ceccano governa il centrodestra. Mentre in centri come Ferentino e Veroli i Democrat hanno dovuto scegliere formule civiche e perfino trasversali per restare comunque in sella sul piano amministrativo. Sono tutte situazioni che evidenziano una netta e prolungata difficoltà. Il 17% alle europee nello stesso giorno in cui a livello nazionale si arriva al 24% è indicativo. Al di là dei diversi posizionamenti delle aree interne c’è un elemento da superare. Ed è quello delle continue “conte” fra le correnti. Con De Angelis e Scalia funzionava, poi è iniziata una discesa inarrestabile.
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